martedì 9 dicembre 2014

NATALE 2014

"NATALE 2014"
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S.E. Dott. Giuseppe Torcivia
Cavaliere di Gran Croce di Giustizia 
dell'Ordine Teutonico della Sovrana Casa di Svevia
Gran Cancelliere Magistrale
 
NATALE 2014



Volontà', Speranza e Auguri di Buon Natale ai nostri lettori e lettrici, a tutti i nostri cari



Non dobbiamo aver paura dei prepotenti, dei delinquenti, dei nullafacenti. Non dobbiamo aver paura sono le nostre idee a definire la nostra diversità, la nostra identità.

Non svendiamo mai la nostra onestà e integrità.

Meglio alzare la testa e soffrire che vivere strisciando.

Rimanere se stessi in un mondo che giorno e notte si adopera per trasformare ciascuno di noi in un essere qualsiasi.

Sfidare il mondo dovrebbe essere lo scopo di tutti noi, una battaglia pur dura della vita.

Diffidare sempre di quelli che continuamente ti ripetono " stai sereno "per costoro la lealtà è un optional.

UN UOMO VALE QUANTO LA SUA PAROLA.

Dobbiamo combattere per la verità sempre per la verità.

"Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la verità: non andare fino in fondo e non iniziare"( Confucio ).

L'avvenire è di coloro con forti volontà e che non sono disillusi.

Niente è più potente della speranza che può infrangersi sugli scogli ma come il mare non morirà mai.

Auguri di Buon Natale a tutti i nostri cari, agli amici, alle persone a noi vicine, ai cavalieri e alle dame dell'Ordine Teutonico di Svevia sparsi in ogni parte del mondo, ai malati, alle persone oneste, a quelle che hanno saputo riconoscere veramente i loro errori, ai poveri, agli emarginati, a quelli che qualche volta noi dimentichiamo e un affettuoso pensiero va anche alle persone care che non ci sono più.




lunedì 1 dicembre 2014

Costruire un Fronte Nazional-Popolare


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
PROGETTO NAZIONALE è stata l'unica forza politica della "destra" (nazionale, popolare, sociale, radicale ed identitaria) italiana, ufficialmente presente, insieme alla "nuova" Lega Nord di Matteo Salvini, a Lione, al congresso del Fronte Nazionale francese. La delegazione di Progetto Nazionale, guidata dalla Ing. Giada Arioli ha salutato Jean Marie e Marine Le Pen, incontrato Marion Le Pen e l' eurodeputato Bruno Gollnisch, e rinsaldato i rapporti politici con le forze nazional-popolari europee, in particolare con gli austriaci della FPO.
"Europa, famiglia, tasse e immigrazione: ora tutti ci danno ragione, sostenendo le nostre posizioni politiche di sempre, molto bene! La Lega svolta definitivamente "a destra", con la benedizione della dinastia Le Pen ed il vecchio Silvio Berlusconi arranca e insegue, come dimostrato sabato a Milano, davanti a neanche mille persone." ha dichiarato Roberto Jonghi Lavarini di Progetto Nazionale Milano, aggiungendo: "I tempi sono finalmente maturi per creare, anche in Italia, un grande fronte nazional-popolare contro la plutocrazia mondialista".
Progetto Nazionale non è l'ennesimo partitino ma un movimento politico indipendente, apartitico e trasversale, coerente e moderno, fondato e presieduto dal veneto Piero Puschiavo, che, mantenendo ottimi rapporti con la Lega Nord e Forza Italia, collabora con la Fondazione per Ricostruire il Paese di Flavio Tosi e con la Fondazione per l'Europa dei Popoli di Mario Borghezio, per riorganizzare, rinnovare e rilanciare la Politica italiana, secondo rigorosi criteri di partecipazione popolare, rappresentanza territoriale, trasparenza e meritocrazia, anche attraverso lo strumento delle elezioni primarie di coalizione.
 

domenica 13 luglio 2014

L'EURITALIA CHE affonda ?

Dalla pagina Facebook del La voce dei Godranesi


 Il comune di Godrano fottendosene dei cittadini è transitato indifferentemente nella nuova gestione idrica. Il consiglio Comunale aveva deliberato a suo tempo, di gestire in proprio il sevizio idrico, dato che i costi di un'ulteriore gestione clientelare sarebbero ricaduti sui Godranesi. MOZIONE CONTRO IL SINDACO E INCARICO AD UN LEGALE PER LA DIFESA DEL CONSIGLIO COMUNALE.

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 Giornale di Sicilia – dell’12.07.14- 1.

 “Bonanni: Regione vicina al crac, ora si investa:” Purtroppo anche i sindacati fanno parte integrante del sistema politico fallito. Per cui inviti a investire rivolti alla Regione Sicilia già nel crac totale, non servono a niente, tranne per dimostrare alla pubblica opinione di averlo detto. 2. “Cantieri di servizio, si accelera per altri 15.000.”Il lavoro se non rende a chi lo dà e non assicura chi lo fà a tempo indeterminato, resta solo una beffa che purtroppo ancora oggi puntualmente si ripete. 3. “Regione, in molti uffici “ponte”  per il Festino.” Qualsiasi festino merita di essere fatto e partecipato dai cittadini, solitamente quando le cose socio-economiche vanno bene per tutti che godono nel benessere collettivo. 4. “Per Alitalia intesa vicina: dimezzati gli esuberi.” Tutti nodi dovuti a c.d. voti di scambio, favori, ecc. mirati all’impiego presso Alitalia, vengono ripetutamente al pettine specie quando una Società di questa portata è costretta a competere con altre compagnie che offrono servizi di qualità a prezzi ridotti. 5. “Statali, la riforma digitale. Renzi: efficienza mobilità.” Un Premier che non rappresenta nessuno, stranamente continua indisturbato a prendere per i fondelli il popolo italiano, omettendo di fare le famose riforme vitali dimenticate da oltre 40 anni: a) riduzione costo lavoro del 75%; b) riduzione di 126 tasse ad una sola individuale annuale, determinata sul reddito procapite; c) detrazione del costo della vita e tasse versate con ricevute fiscali, fatture, ecc. d) versamento importo tassa in unica soluzione ogni fine anno, oppure in 12 rate pagabili l’anno successivo. 6. “Mazara- Musica all’aperto ma con moderazione.” Il sindaco (che Ama la Città, ma non i cittadini come sembra) dichiara di modificare l’ordinanza relativa alla questione sull’inquinamento acustico, destinata purtroppo a fare peggiorare le condizioni di vivibilità del centro storico da tempo trasformato in night-club caotico a tempo pieno.

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L'EURITALIA CHE affonda ?

Uno Stato che non batte una moneta propria non più sovrano, ma uno schiavo di una lobby.



domenica 15 giugno 2014

"TENGO FAMIGLIA"

"TENGO FAMIGLIA"
Dott. Giuseppe Torcivia

"TENGO FAMIGLIA"
( Leo Longanesi )

Cari compagni, cari camerati, cari amici, cari elettori, cari italiani corro verso il carro del nuovo vincitore, le sue argomentazioni, i suoi programmi, le sue ultime dichiarazioni ecc.ecc. mi hanno effettivamente convinto.
Tengo famiglia, ecco questa potrebbe essere la odierna sempre ripetitiva ma vera desolante giustificazione dei nostri politici perdenti.
Vediamo ogni giorno che la fila di estimatori interessati (manager, banchieri, parlamentari, giornalisti, sindaci) davanti ai nuovi potenti aumenta.
Tutte persone che hanno avuto precedentemente favori, posti, carriere prestigiose dall'ultimo capo di partito o di governo battuto, sconfitto.
Oggi nessun commento, stanno tutti zitti e buoni, non una parola in favore dell'ultimo loro benefattore potente decaduto.
Qualcuno ha scritto che: "Il trasformismo, il voltagabbanismo è nel DNA della nazione".
La storia si ripete: ecco i potenti, cortigiani a correre sul carro del vincitore.
Molti subito dopo queste ultime elezioni si sono calmati, in particolare quelli che avevano lanciato parole di fuoco contro il governo e il premier: " l'autosufficienza dell'esecutivo è una distorsione della democrazia ".
Stanno in silenzio assoluto quelli che alcuni mesi fa definivano il compagno di partito: " malato di potere ".
Un vecchio amico molto tempo fa mi parlava di un episodio della fine della 2a guerra mondiale .
Alcuni giornalisti chiesero ad uno dei vincitori delle forze alleate, Sir Winston Churchill, perché aveva parlato di vittoria alleata su 90 milioni di italiani, Churchill tranquillamente rispose: perché a mezzogiorno c'erano 45 milioni di fascisti e alle 12,30 c'erano 45 milioni di antifascisti che si dichiaravano tali.
Pur di andare avanti e rimanere sempre attori o comparse e comunque sulla scena politica vengono giustificati comportamenti precedentemente giudicati moralmente disdicevoli o ignobili.
Dimenticate le offese, le accuse lanciate, i torti subiti.
Signori, tutti a bordo, la nave riparte con un nuovo comandante che accoglie tutti e tutti felici e contenti.
La cosa che impressiona di più che moltissimi di questi voltagabbana sono giovani che hanno lasciato, abbandonato, tradito i loro leader, i loro gruppi di riferimento un po' prima delle elezioni per ottenere un posto sicuro in lista o subito dopo le elezioni con la speranza-certezza di ricevere qualcosa.
Questo è uno strano paese dove tutte le persone normali pensano alla pensione, i nostri politici fanno di tutto per non andarci, anche quando vengono rottamati, battuti sul piano elettorale, condannati in via definitiva.
Rimanere sempre nel giro che conta, un posticino serve sempre per non essere dimenticati, per soddisfare la loro voglia, succubi dei loro vizi, malati di potere.
  E' bene appropriato per molti di questi politici il detto siciliano: "CUMANNARI E' MEGGHIU CHE FUTTIRI".
Nessuno si sente perdente, nessuno vuole perdere perché altrimenti dovrebbe  lasciare tutto quello che la propria mente malata di potere aveva immaginato di avere per sempre.
Gente veramente malata che non accetta, non accetterà mai di vivere in questa nostra società priva di una qualsiasi grande, piccola o piccolissima leva di comando.
Fuori dalla "stanza dei bottoni" si sentono perduti, infelici, falliti, morti.
Se potessero questi politici inventerebbero anche una sorta di polizza che li garantisca per sempre dalla perdita di potere. Assicurazione perpetua di un posto in Parlamento, o nella direzione del partito, un posto da governatore di regione, da sindaco, la presidenza di una controllata ecc.
Del resto solo menti drogate di potere potrebbero pensare a tanto.
Oggi ancora siamo alla luna di miele tra gli ultimi perdenti ed i nuovi vincitori, tra denigratori dell'ultimissima ora ed i voltagabbana della prima ora, tra quelli lesti a cambiar casacca e quelli lenti, tra creduloni ed i furbacchioni, tra gli eterni illusi ed i bravi imbonitori, la pace è scoppiata tra i rottamatori ed i rottamati.
Finché la barca va, tutto bene.
"C'EST LA VIE",- così dicono i francesi. 

mercoledì 21 maggio 2014

NON FATEVI RUBARE MAI LA SPERANZA

"NON  FATEVI  RUBARE MAI LA SPERANZA"
Dott. Giuseppe Torcivia

" NON  FATEVI  RUBARE MAI LA SPERANZA "

Papa Francesco
 
Questo appello è rivolto a tutti noi ed in particolare alle nuove generazioni che si trovano a scegliere il loro futuro; è un forte richiamo a portare avanti l'ideale della solidarietà, dell'attenzione verso i più deboli lottando ogni giorno contro ogni difficoltà e opposizione per il trionfo del bene comune.
La speranza di un cambiamento non deve mai abbandonarci, bisogna non accontentarsi e avere sempre idee nuove, fame di conoscenze, di innovazione e guardare avanti.
Se faremo bene, se ciascuno ascolterà la propria coscienza, se non ci fermeremo, saremo parte di un futuro migliore.
MAI PERDERE LA SPERANZA

Giorni migliori ritorneranno perché con più passione civile, con più amore si conquisteranno sempre più cuori e menti. Le parole di speranza e di amore sono invincibili contro gli errori, le dimenticanze, le debolezze, le malvagità degli uomini, contro tutte le avversità della vita.
Sicuri che con ogni nostra azione, ogni nostro esempio lasciamo agli altri una vita piena di coraggio, di speranza, di amore, uno dei pochi motivi per cui valga la pena di vivere.
Oggi vediamo che la situazione del nostro Paese non è buona ma continuare a pensare al peggio è un grave errore.
L'Italia non è morta, dorme è assopita.
Spetta agli italiani più volenterosi il compito di risvegliare le coscienze con la parola, con l'esempio e con i fatti, di metterla di nuovo sulla giusta carreggiata.
La passione civile deve spingere e continuare ad andare avanti anche quando il vento cambia.
Ci sono momenti della nostra vita in cui vorremmo cedere, di mandare tutto all'aria, ma in questi momenti dobbiamo avere la forza di dimenticare i brutti pensieri e riprendere la corsa, con passione e caparbietà.
Ritorniamo ad essere solidi, forti, altruisti.
Ritorniamo a sentirci squadra, ad essere veramente uniti nei giorni più belli e in quelli difficili, ad accontentarci di poco, ad essere sempre pronti a dare una mano.
Amiamo il nostro Paese anche quando rileviamo molte cose non buone.
Dobbiamo reagire a un certo appiattimento di ideali e di propositi. Si tratta di combattere lo smarrimento dei più, l'anestesia di molte coscienze, la perdita di comuni riferimenti nobili demoliti da una crisi lunga che spegne ogni azione, oscura ogni visione, demolisce ogni proposito.
Dobbiamo sperare tutti insieme perché l'Italia si può cambiare, possiamo cambiarla, volontà comuni sono la forza che può fare rinascere il nostro Paese.
Dobbiamo sperare, veramente credere che il sole ritorni a splendere, che la tranquillità ritorni nelle case della gente, che il sorriso ritorni sulle facce di milioni e milioni di cittadini da molto tempo alle prese con problemi di vita quotidiana.

L'Italia è un  paese straordinario dicono in molti, ma basterebbe solo fosse normale e tutti insieme possiamo contribuire a farlo ritornare normale.
Riflettiamo: siamo ricordati nel mondo con stima per quello che eravamo e per ciò che siamo riusciti a fare.
La speranza risveglia volontà, suscita entusiasmi, rende più forti i nostri propositi, consolida le nostre convinzioni ,rafforza la fede.
LA SPERANZA E LA FEDE SONO LE UNICHE FORZE DINAMICHE, LE UNICHE ARMI RIMASTE OGGI ALLA GENTE, NON FACCIAMOCELE RUBARE-
No alla rassegnazione, si alla speranza, niente è impossibile.

" Sembra sempre impossibile, finchè non viene fatto "

"La nostra gloria più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarci ogni volta che cadiamo"
( Nelson Mandela )


domenica 27 aprile 2014

LA SITUAZIONE NON E' TRAGICA, MA E' SERIA

" LA SITUAZIONE NON E' TRAGICA, MA E' SERIA"
Dott. Giuseppe Torcivia
LA SITUAZIONE NON E' TRAGICA, MA E' SERIA
(... FLAIANO )

Da una lettera al direttore di un settimanale: "Sono residente in Germania da molti anni, a cena discutevo di politici con alcuni conoscenti, ad un certo punto un'amica tedesca dalla lingua tagliente mi chiede a bruciapelo: Marco, sai qual'è la differenza tra i politici tedeschi e quelli italiani? No, rispondo io. - I politici tedeschi prima di essere politici sono tedeschi e fanno gli interessi della Germania. I politici italiani invece non fanno gli interessi dell'Italia, ma i propri o al massimo quelli della famiglia e qualcuno anche della cosca di appartenenza ".
 E' stata tradita quell'idea dell'Europa dei popoli che aveva caratterizzato la grande spinta iniziale di Alcide De Gasperi, Konrad Adenauer e Robert Schuman.
L'euro si doveva fare, ma insieme a un governo comune europeo.
 Quando sono gli interessi a prevalere sui valori, non si va molto lontano.
Le manovre economiche degli ultimi 10 anni sono costate agli italiani 500 miliardi, mentre nello stesso periodo il debito pubblico è aumentato pure di 500 miliardi.
LE MANOVRE A CHE SONO SERVITE ?
Un italiano su tre è a rischio povertà. L'Italia è il Paese della zona euro dove le casse sono sempre vuote e il rischio di emarginazione sociale più alto.
Tutte le politiche sociali poste in atto sembrano inadeguate perchè non hanno rimesso in moto l'economia.
AUSTERITA' – AUSTERITA': siamo arrivati al 13% di disoccupazione, due generazioni di giovani distrutte, stipendi miserabili, pensioni da fame, precarizzazione a vita, milioni di persone senza alcuna possibilità di miglioramento, senza futuro.
RIPRESA - RIPRESA: " Arriverà ", "stiamo per uscire dal tunnel", mentre centinaia di imprese chiudono, migliaia e migliaia di esercizi commerciali abbassano le saracinesche, antiche e storiche botteghe spariscono, bravi artigiani buttano la spugna.
Nelle grandi città il degrado aumenta, in più regioni imperversa la grande criminalità, intere aree metropolitane subiscono una quotidiana microcriminalità, siti archeologici lasciati all'incuria per mancanza di fondi, aree turistiche abbandonate, un grande patrimonio artistico poco sfruttato.
La " ripresa è fragile ", il debito cresce, l'occupazione peggiora.
QUESTA E' OGGI L'ITALIA
Dovremo essere orgogliosi di essere italiani (la nostra storia ce lo permette) e invece farisei, cialtroni, marpioni, corrotti, ladri ci fanno vergognare, infangano il buon nome dell'Italia in Europa e nel mondo.
In questo nostro Paese la vergogna è una parola sconosciuta a molti politici e amministratori pubblici. E' inutile dire loro di vergognarsi perchè sono spudoratamente senza vergogna.
SENZA IDEALI CHE COSA SIAMO ?
Questo nostro popolo sembra addormentato, intontito di fronte a partiti, movimenti guidati da personaggi posseduti dalla chiacchiera, dalla volgarità e dall'odio, dalla stupidità. dal delirio di onnipotenza, dalla menzogna.
Personaggi che in Italia fanno i gradassi e in Europa cedono alla volontà di altri, non alzano la voce per difendere gli interessi e i diritti del nostro Paese, non battono i pugni sui tavoli quando è necessario.
Oggi spesso la politica italiana vive di panzane, di parole roboanti.
Sembra di essere ritornati a tempi di MEO PATACCA................O FRANZA O SPAGNA PURCHE' SE MAGNA....................................
Il malaffare ha creato una società di indagati, indiziati e condannati.
Dicono che trovare incensurati nell'ambito delle persone che contano ogni giorno è sempre più difficile.
Abbiamo dei responsabili pubblici: "Gelosi, biliosi, vanitosi, non pensano che ai propri interessi personali" (Oriana Fallaci "La rabbia e l'orgoglio").
Molti vivono al di fuori della triste e dolorosa realtà italiana.
Gli antichi greci dicevano: quando gli dei hanno deciso la rovina di un uomo lo fanno prima impazzire.
 Oggi nel nostro Paese siamo all'impazzimento generale. Fuori gli anziani, avanti i giovani: vanno di moda i rottamatori, giovani rampanti che considerano anche i migliori "vecchi" (della politica) superati, rincitrulliti, un peso morto.
Intelligenze, capacità, esperienze da archiviare, da dimenticare. Per costoro l'unico metro di valutazione è l'età anagrafica.
Giovani che non capiscono, molto superficiali, poco umili, che si sentono "più alti del loro sedere".
Io li contesto questi giovani ai quali manca l'esperienza, la conoscenza delle storie degli altri e il rispetto.
Giovani che non comprendono, non vogliono capire quanto bene può portare al Paese una serena e fattiva collaborazione tra loro e le "vecchie" esperienze, tra loro e le menti migliori a prescindere dall'età anagrafica.
IL VERO PROBLEMA OGGI E' CHE L'ITALIA HA BISOGNO DI CONCORDIA, DI UNITA', DI ESSERE GOVERNATA E GOVERNATA BENE.
La nostra non è nostalgia del passato o avversione del presente e del nuovo, ma l'amara constatazione di una dolorosa e triste realtà che da tempo incombe su di noi e che dura fino ai nostri giorni.
Signori politici voi siete quelli che dovete fare e guidare questa nazione, ma dato che anche il meno sveglio ha capito che non siete in grado, non potete o non volete fare calate il sipario sul palcoscenico di questo "teatrino della politica" e smettetela di prenderci per i fondelli.
Questo Paese è stanco di ascoltare parole, promesse mai realizzate, di sogni regalati a piene mani, di credere nell'uomo della provvidenza di turno.
Nel 2014 sempre più italiani hanno capito che le promesse e i sogni rimarranno tali e sanno che la bacchetta magica la possiedono soltanto i personaggi delle favole e i fanfaroni.

domenica 13 aprile 2014

UN PRINCIPE TEUTONICO




"UN  PRINCIPE  TEUTONICO"

S.E. Dott. Giuseppe Torcivia
Cavaliere di Gran Croce di Giustizia dell'Ordine Teutonico della Sovrana Casa di Svevia
Gran Cancelliere Magistrale


 
Molti anni fa ho conosciuto una persona che ancora oggi mi è cara e nella quale ripongo la mia stima e amicizia.
Il Principe Paolo Francesco Barbaccia Viscardi guida l'Ordine Militare ed Ospitaliero di S. Maria di Gerusalemme Teutonico di Svevia.
Una persona forte nel carattere a volte anche rude, ma nel contempo amabile. Fermo nei suoi propositi, rigido e intollerante anche verso se stesso, ma tollerante con gli altri, capace di grandi gesti generosi, di grandi esempi di fraternità.
Conosco per la prima volta nella mia vita un Principe povero, ma ricco di saggezza, di grande dignità, di umanità, di valori.
Alla moglie, colpita da un male incurabile, dopo la morte ha dedicato delle poesie raccolte in un libro il cui ricavato è stato devoluto interamente alla lotta contro i tumori.
Come non ricordare qui alcune delle opere umanitarie dell'Ordine Teutonico sotto la guida del Principe Barbaccia:
materiali destinati ai bambini della Comunità VILA SAO JOSE' di Atibara nello Stato di San Paulo in Brasile;
aiuti al Comune di Jasance - Repubblica di Croazia,
diversi interventi in Bosnia - Kosovo - Afganistan in collaborazione con altro Ordine;
mobili sanitari donati all'ospedale pediatrico di Kaliningrad ( Russia );
aiuti ai piccoli diabetici e disabili della Georgia;
diversi interventi e restauri in favore di povere e piccole Parrocchie in Sicilia.
Il Principe Barbaccia pur con pochissime disponibilità ha mantenuto sempre un atteggiamento fermo e ha resistito alle innumerevoli e generose offerte di personaggi di "varie congregazioni" di "strani ordini" per "vendere" o "cedere" l'Ordine Teutonico.
L'ho visto anche soffrire in silenzio, mai sconfitto, per le accuse ingiuste e cattiverie di alcuni soggetti tutti sistematicamente smentiti e perdenti sul piano giudiziario.
Paolo Francesco Barbaccia qualche mese fa è stato sottoposto ad un difficile e delicato intervento chirurgico. Oggi come ieri affronta con grande caparbietà e coraggio le lunghe e dure cure necessarie.
In questi mesi di sofferenza e di dolore ho conosciuto nell'uomo Barbaccia ancora meglio il suo insegnamento, l'esempio di dignità, di compostezza, la fede che lo rende forte.
Un esempio da seguire: non avere paura a non mollare mai.
Lo stesso comportamento che contraddistingue la sua missione di Gran Maestro dell'Ordine rinnovando ai Cavalieri, alle Dame, a noi tutti l'invito a trovare nei valori cavallereschi la fonte di ispirazione per il cammino della vita.
Paolo Francesco Barbaccia ci ricorda di essere non solo più attenti al rapporto con le persone, ma anche al dovere di portare con orgoglio nella vita quotidiana il contributo concreto per la creazione di un mondo migliore, più giusto, più umano, fondato sui valori della fratellanza e della solidarietà universale.

Ci sprona ad operare sempre con dignità e grande forza d'animo anche nei momenti più difficili della nostra esistenza terrena.
Al Principe Paolo Francesco Barbaccia Viscardi il nostro rispettoso saluto ed i migliori auguri di una pronta guarigione.

                                     






venerdì 11 aprile 2014

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
 
“Non siamo dei mestieranti della partitocrazia ma dei soldati politici della Tradizione. Le elezioni democratiche, per quanto importanti, sono solo un fatto tecnico e contingente, la nostra è una battaglia meta politica, culturale e spirituale per far rinascere l’Europa dei popoli e delle identità. Il nostro modello ideale rimane quello del Sacro Romano Impero”
Con queste chiare parole, ieri sera, l’eurodeputato Mario Borghezio, ha iniziato il suo intervento all’incontro milanese organizzato dal “barone nero” Roberto Jonghi Lavarini, allo Spazio Ritter del libraio ed editore Marco Battarra. E su questo inusuale livello politico, alto e nobile, si sono sviluppati anche tutti gli altri interventi, fra i quali segnaliamo quello eccezionale di Pierfranco Bruschi (già rappresentante in Italia della Jeune Europe di Jan Thiriart, storico movimento nazional-rivoluzionario europeo, nella quale, in gioventù, ha militato lo stesso Borghezio), quello culturale ed operativo del conte Prof. Giuseppe Manzoni di Chiosca e Poggiolo (che ha proposto una scuola permanente di formazione politica), quello di Mauro Melchionda (che ha sottolineato l’importanza fondamentale di coinvolgere i giovani), quello di Antonio Imperatore (dirigente leghista con un passato, mai rinnegato, nella destra radicale) e quello del Dott. Giuseppe Costi (già dirigente missino e segretario della Giovane Italia a Parma, da anni, militante della Lega). Fra il numeroso ed attento pubblico, entusiasta per la profonda tensione ideale della riunione (non si è minimamente parlato di campagna elettorale e preferenze ma, solo, di valori, idee e azioni culturali e sociali da intraprendere insieme!) segnaliamo: la immancabile amica contessa Elena Manzoni, il conte Alessandro Romei Longhena, Giovanni Pugliese (presidente della associazione culturale ed identitaria Calabria Domani), Paolo Soffritti (esponente del Fronte Nazionale di Adriano Tilgher), lo scrittore e ricercatore storico Pierangelo Pavesi, il Prof. Antonio La Bollita , il capitano Francesco Lauri ed “il leone” Mario Mazzocchi Palmieri.





giovedì 3 aprile 2014

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO


Domani, venerdì 4 aprile, ore 20.30-22.30, su Telelombardia:
Roberto Jonghi Lavarini (presidente del circolo Destra per Milano di Progetto Nazionale) sarà ospite della trasmissione di approfondimento politico "Forte e Chiaro" condotta da Roberto Poletti.
Fra il pubblico, anche il direttivo del circolo: il vice presidente Mario Mazzocchi Palmieri, il presidente onorario Conte Alessandro Romei Longhena e l'Avvocato Simone Andrea Manelli.
http://progettonazionale.blogspot.it/ -
https://www.facebook.com/pages/Progetto-Nazionale-Milano/1421213978122229
Video della puntata di Quinta Colonna - Rete 4 dello scorso lunedì 31 marzo (spazio 1:02:00):
http://www.video.mediaset.it/video/quinta_colonna/full/449494/puntata-del-31-marzo.html