martedì 25 giugno 2013

Quello che non ci dicono... o la verità di Imposimato...- 2

CRONACHE dal SITO - WEB

Aldo Moro, 35 anni dopo riaperta l'inchiesta: "Troppi misteri irrisolti"
Lunedì, 17 giugno 2013 - 09:59:00
Il giudice Ferdinando Imposimato lo aveva detto in un'intervista ad Affaritaliani.it: "Nel sequestro Moro il Kgb ha avuto un ruolo primario". Ora la procura di Roma riapre l'inchiesta, 35 anni dopo la morte del leader politico Dc. "Ancora troppi misteri irrisolti", dicono i pm. Si tornerà a scavare su piste finora ignorate: i silenzi di Cossiga, Andreotti e di tutta la politica italiana, il ruolo dei servizi americani e sovietici.
Piste non seguite, segnalazioni anonime e depistaggi. C'è stato tutto questo in 35 anni di inchieste sul sequestro Moro. Ora però la procura di Roma ha deciso che vuole vederci chiaro. I pm ripartono dalle centinaia di segnalazioni arrivate negli ultimi anni e dalle rivelazioni del giudice Ferdinando Imposimato nel suo libro "I 55 giorni che hanno cambiato l'Italia".

imposimato ferdinando
"MORO FU UCCISO DAL KGB". LEGGI L'INTERVISTA ESCLUSIVA DI AFFARI A FERDINANDO IMPOSIMATO
Sono in molti coloro che credono che dietro le Brigate Rosse ci fosse qualcosa di più, molto di più. Servizi americani, tedeschi e sovietici. Verità mai chiatite e sempre rimaste nell'ombra. Di sicuro la vicenda ha ancora molti punti oscuri che ora gli inquirenti proveranno a mettere in luce. Certo, 35 anni dopo quel 16 marzo del 1978 il rischio è che non si riesca a scoprire granchè. "Un lavoro da storici più che da magistrati", dice qualcuno. Tra i brigatisti condannati all'ergastolo per il sequestro anche Prospero Gallinari, recentemente scomparso.
NUOVA INCHIESTA PROCURA DOPO ESPOSTO EX GIUDICE IMPOSIMATO - E' legata a un esposto presentato un paio di settimane fa dall'avvocato Ferdinando Imposimato, ex giudice istruttore, l'ennesima inchiesta della procura di Roma sui misteri mai chiariti del caso Moro. Il procedimento, assegnato al pm Luca Palamara, e' in 'atti relativi', cioe' senza ipotesi di reato e senza indagati, e ha lo scopo di verificare se quanto riportato nell'ultimo libro scritto da Imposimato, legale della figlia di Aldo Moro, contenga elementi utili per fare luce sulla morte del presidente della Dc, ucciso nel 1978 dalle Brigate Rosse dopo 55 giorni di sequestro. Nel suo libro Imposimato fa riferimento ad alcune testimonianze inedite di uomini appartenenti alle forze dell'ordine e ai servizi segreti dell'epoca secondo i quali la morte di Moro poteva essere evitata. L'ex magistrato e' convinto che il covo di via Montalcini, dove l'esponente della Democrazia Cristiana era tenuto prigioniero, fosse noto ai rappresentanti delle forze di polizia sin dal primo momento e che nessuno dall'alto volle disporre un intervento. Un tema analogo fu oggetto di un'archiviazione del gip due anni fa quando, dopo un esposto presentato sempre da Imposimato, la procura non trovo' alcun riscontro utile all'ipotesi dell'esistenza di un piano militare organizzato nei dettagli per liberare Moro ma poi abbandonato all'ultimo minuto.
ECCO CHE COSA DICEVA IMPOSIMATO NELL'INTERVISTA AD AFFARI DEL 31 MAGGIO
"E' sicuro che l'Unione Sovietica ha partecipato materialmente all'eliminazione fisica di Moro attraverso il colonnello Sokolov, che sapeva del sequestro e ha pedinato Moro fino al giorno prima. Dall'altra parte c'era quest'altra entità che qualcuno ha identificato nel Gruppo Bilderberg. Non sono solo io a dirlo. Già un importantissimo documento del 1967 del giudice Emilio Alessandrini (ucciso nel 1979 dopo aver indagato sulla strage di Piazza Fontana, ndr) nel quale si diceva che Bilderberg era tra i responsabili della strategia della tensione".

___________________________________________________________




 Nota nostra.

Mi domando come pure lo farebbe qualsiasi cittadino italiano che ci siamo persi in questa giungla di notizie "strane":
  1. Perchè lo Stato Italiano, una Repubblica Sovrana, ha venduto la proprietà nazionale alle multinazionali, addirittura privandosi della facoltà di stampare la propria moneta?
  2.  Perché i signori giornalisti si sono sostituiti ai tribunali, mettendo alla gogna telematica persone che sono ancora in attesa di essere giudicati a nome del popolo italiano?
  3. Perché i politici di ambedue schieramenti, compreso centro, non li vediamo più come difensori degli interessi dello Stato e del popolo sovrano, ma piuttosto dei propri interessi e quelle delle multinazionali?
  4. Perché ci indigniamo quando sentiamo una battuta nuda e cruda di Battiato, quando secondo la nostra Costituzione anche le  prostitute hanno la facoltà di entrare in Parlamento e ne avevamo già un precedente?
  5. Perché io e tanti come me, che siamo stati allevati nella cultura della morale cristiana della famiglia naturale, e che ci opponiamo ad accettare altre "moralità" velati come diritti umani, veniamo etticchettati come omofobi o nazisti? (A me fa schifo vedere baciarsi due uomini o due donne, per non dire delle sfilate del "così detto orgoglio gay" - mi fa schifo e non posso dire il contrario - il libero arbitrio ancora non è vietato!)
  6. Mi chiedo, perché se un povero cittadino che non è abituato alle tecnologie moderne, sbaglia di pagare qualche imposta, viene massacrato dalle multe e dalla legge, mentre tanti onorevoli, Ministri, "crem crema della società", si permettono fare i furbi, e si limitano di chiedere scusa e dimettersi. Disse qualcuno: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra ...» 
Signori politici e giornalisti -"intellettuali e crem crema della società", venduti al Padre Denaro,
voi così facendo state scatenando un imminente scontro sociale 

Paolo Francesco Barbaccia Viscardi 






martedì 18 giugno 2013

GLI ITALIANI SI SONO ROTTI I "CABBASISI"

"GLI ITALIANI SI SONO ROTTI I "CABBASISI" !!!"
Dott. Giuseppe Torcivia

Basta chiacchiere e promesse, ma fatti

I politici non riescono a risolvere i problemi e i cittadini sono sempre più stufi, ostili nei loro confronti mentre quelli che non vanno a votare aumentano di numero ( 50% ).
I partiti sono spenti, non suscitano più tra gli iscritti entusiasmo e tra gli elettori speranze perchè il loro grado di credibilità politica è arrivato ai minimi termini.
Manca loro la capacità di produrre e attuare programmi in tempi rapidi che la situazione attuale richiede.
Le classi dirigenti offrono uno spettacolo penoso e desolante.


Ai gravi problemi che assillano il nostro Paese, alla crescente disoccupazione,alla forte diminuzione della capacità produttiva non ci sono risposte adeguate e veloci, progetti pronti e concreti, ma soltanto enunciazioni, dichiarazioni, parole.
Da mesi e mesi sentiamo solo promesse mentre non vengono affrontati, con necessaria prontezza, i problemi dei giovani senza lavoro,  delle aziende che chiudono, delle piccole imprese che stanno fallendo.
Fino ad ora risposte zero.
Si sente parlare solo di riforme, di commissioni di saggi ai quali affidare compiti di studio.
PERCHE' viene delegato lo studio di queste benedette riforme a commissioni di 40- 50 saggi ?
IL Parlamento a cosa serve ?

C'E' bisogno di istituire una commissione per volta per fare una riforma ?
Riforme di cui si sa tutto. Si conoscono da anni, purtroppo, quali sono i veri problemi italiani studiati da precedenti commissioni, sottocommissioni, Bicamerali ecc., che non hanno approdato a nulla.
L'impressione generale è che ai nostri politici interessa prendere tempo, mantenere solo il potere fregandosene delle sofferenze di una popolazione in gran parte ormai allo stremo e allo sbando.
Leggiamo, sentiamo tutti i santi giorni che " Politica " è sinonimo di corruzione, affarismo, ladrocinio.
UNA POLITICA CHE CAMBIA VESTE NEL GIRO DI 24 ORE.
A proposito di cambiamenti repentini della Politica ricordo qui un passaggio di una intervista ad un giornale dello scrittore Andrea Camilleri :
" In Sicilia si dice : U PORCU PA' CODA E L'OMO PE' A PALORA ( Il porco si riconosce perchè ha la coda a tortiglione e l'uomo si riconosce per la parola data ) ...." Dicono: non faremo mai un governo con Berlusconi allora i cittadini votano. Dopo un giorno, fanno un governo con Berlusconi...".
Vogliamo ancora credere che in questo nostro Paese ci sono politici che si ribellano a questo andazzo e si rifiuteranno di accettare l'opinione oggi predominante che in politica tutto è possibile, perchè in questo modo,come dicono in Toscana, è un " troiaio ".
Tanto tempo è stato sprecato, immense risorse sono state sprecate, tante ruberie sono state compiute.
Tutto è fallito: la Prima Repubblica, la Seconda, la Terza.
Questi politici, grazie all'attuale legge elettorale, non rappresentano nessuno perchè sono stati nominati dalle segreterie dei partiti o dal Leader, non hanno nessun contatto con la gente, perchè non sono stati più eletti.
Si racconta, è da ridere, ma in verità viene da piangere o gridare che qualche nominato non abbia mai messo piede nel collegio dove è stato imposto.
Illustri sconosciuti da 20.000 euro al mese.
Crisi di identità, di prospettive del centrodestra e crisi di leadership del centrosinistra continuano e continueranno a mantenere una situazione di precaria governabilità.
Altro che pacificazione,siamo sempre ad una guerra infinita senza costrutto. Litigano continuamente e si ricattano a vicenda.
GLI ITALIANI SI SONO ROTTI I " CABBASISI ".
Questi nostri politici non hanno capito che non è più tempo di barzellette, traccheggiamenti, di favole e storielle.
Gli italiani non sopportano più le fanfaluche che raccontano.
Il PD, in grande fibrillazione per il proliferare delle correnti, per le perplessità e distinguo dei vari " giovani turchi "- popolari - veltroniani - bersaniani -franceschiniani e dalemiani, per le quotidiane cannonate del " Rottamatore " & C. , marcia verso il suo congresso per scegliere la sua guida politica.
Il CENTRODESTRA marcia verso chi ? Verso che cosa ?
Sta tutto qui il suo inarrestabile lento tramonto politico.
La gran parte dell'elettorato moderato ( ricordiamolo è sempre stato maggioranza nel Paese ) rifiuta le urne perchè non vuole votare più quel che gli viene presentato, proposto, imposto. Non accetta più le roboanti enunciazioni, i proclami, " contratti ", le promesse.
Diserta le urne perchè non intravede, al momento, all'orizzonte figure nuove che possono dare uno scossone e un forte impulso e presenza ad una rinnovata e moderna destra italiana.
Questo centrodestra in verità non è stato in grado di promuovere una vera classe dirigente, non ha saputo mettere radici sui territori.
Questo centrodestra si è affidato soltanto al carisma di una sola persona.
Sembra che alla maggior parte dei suoi eletti-nominati manca il famoso " QUID ", che tutti vivono e operano all'ombra del grande benefattore, che nessuno splende di luce propria.
Se è effettivamente così l'elettorato moderato continuerà a disertare sempre più le urne.
Questo non è un bene per il Paese e la democrazia.
La crisi si aggrava ogni giorno di più e i responsabili del centrodestra e del centrosinistra continuano nelle loro diatribe interne, nelle loro logoranti strategie, nelle estenuanti trattative. Parlano di "larghe intese" e di pacificazione, ma intanto si preparano alla guerra.
Parlano di abolire il " Porcellum ", ma tutti sono sicuri che si andrà a votare con l'attuale legge elettorale.
Sono sordi al grido di rabbia e di protesta che salgono dal Paese. La gente guarda disgustata, il mondo ci osserva...........e tutti si chiedono che fine farà la grande bella Italia ?

lunedì 3 giugno 2013

Quello che non ci dicono... o la verità di Imposimato...



CRONACHE dal SITO - WEB


Da Moro a Falcone, da Bilderberg ad Andreotti, dal Kgb alla Cia. Le verità di Imposimato sulle stragi
http://www.affaritaliani.it/cronache/aldo-moro-falcone-borsellino-imposimato-stragi010613.html?refresh_ce

Venerdì, 31 maggio 2013 - 14:53:00
imposimato ferdinando 
Ferdinando Imposimato
di Lorenzo Lamperti

Dal rapimento di Moro agli omicidi di Dalla Chiesa e Pecorelli, fino alle stragi di Capaci e via D'Amelio. Ferdinando Imposimato, presidente onorario della Suprema Corte di Cassazione, svela i retroscena sui misteri più scomodi d'Italia in un'intervista a tutto campo ad Affaritaliani.it: "Il Kgb è intervenuto materialmente nel sequestro Moro. Cossiga e Andreotti sapevano dov'era tenuto prigioniero, ma impedirono al generale Dalla Chiesa di intervenire. Falcone e Borsellino? Lì c'è la mano di Gladio e della Cia". Sulla strategia della tensione: "E' stata alimentata politicamente dal Gruppo Bilderberg. La trattativa Stato mafia? Il regista fu Scalfaro. E le intercettazioni di Napolitano e Mancino non dovevano essere distrutte". L'M5S aveva fatto anche il suo nome per il Quirinale: "Il ruolo di Grillo nella politica italiana è positivo". Le tesi di Imposimato faranno discutere. Ecco tutte le sue verità.
 
Da Moro a Borsellino, i misteri più scomodi d'ItaliaGuarda la gallery
Ferdinando Imposimato, lei pone questa domanda nel sua libro: "Perché Aldo Moro doveva morire?" E' riuscito a darsi una risposta?

Non c'è una sola risposta. Doveva morire perché da una parte c'erano dei politici che volevano la sua morte perché volevano prenderne il posto. Ricordiamoci che Moro era il candidato più autorevole alla presidenza della Repubblica. Dall'altro c'erano interessi internazionali. L'Unione Sovietica, per esempio, non voleva che l'esperienza italiana potesse riproporsi nei paesi del Patto di Varsavia. Dall'altra parte, Moro non era ben visto perché si pensava che non portasse avanti una politica di difesa del blocco occidentale. E questo si spiega anche con la presenza dei servizi inglesi e tedeschi. Non c'è un'unica pista ma un concorso di cause e di moventi perfettamente compatibili tra loro anche se possono sembrare contrapposti.

Tra le varie piste che lei dice coesistere ce n'era una predominante?

Quello che è sicuro è che l'Unione Sovietica ha partecipato materialmente alla sua eliminazione fisica attraverso il colonnello Sokolov, che sapeva del sequestro e ha pedinato Moro fino al giorno prima. Dall'altra parte c'era quest'altra entità che qualcuno ha identificato nel Gruppo Bilderberg. Non sono solo io a dirlo. Già un importantissimo documento del 1967 del giudice Emilio Alessandrini (ucciso nel 1979 dopo aver indagato sulla strage di Piazza Fontana, ndr) nel quale si diceva che Bilderberg era tra i responsabili della strategia della tensione.
"I 55 GIORNI CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO", di Ferdinando Imposimato (Newton Compton Editore)
IMPOSIMATO 978 88 541 5358 5
LEGGI UN ESTRATTO (per gentile concessione di Newton Compton Editore)
8 RISTAMPE IN TRE SETTIMANE
PRIMO NELLA CLASSIFICA DI SAGGISTICA
Trentacinque anni non sono bastati per far luce sul caso Moro. Inchieste giudiziarie e parlamentari, saggi, articoli e film non sono serviti a illuminare tutte le zone d’ombra del delitto che – forse più di ogni altro nella nostra storia repubblicana – ha colpito la coscienza del Paese e incrinato il rapporto tra società civile e mondo politico. Ecco perché vale ancora la pena di analizzare la dinamica dei 55 giorni di prigionia di Aldo Moro, nel tentativo finalmente di dare delle risposte diverse dalla versione ufficiale dei fatti. Grazie a nuove testimonianze esclusive e documenti inediti, Ferdinando Imposimato – giudice istruttore del caso Moro, che ha individuato l’unico covo in cui lo statista democristiano è stato recluso per tutta la durata della sua prigionia – ricostruisce l’agghiacciante scenario del sequestro, con rivelazioni bomba che lasceranno i lettori senza fiato. Perché la verità, ancora una volta, ha il sapore acre del sangue e l’abiezione del tradimento.
FERDINANDO IMPOSIMATO, nato nel 1936, avvocato penalista, magistrato, è Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione. È stato giudice istruttore in alcuni dei più importanti casi di cronaca degli ultimi anni, tra cui il rapimento di Aldo Moro, l’omicidio di Vittorio Bachelet, l’attentato a Giovanni Paolo II. Grand’ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica italiana, ha ricevuto diverse onorificenze in patria e all’estero per il suo impegno civile. È stato anche senatore, prima nelle liste del PDS e poi del PD. È autore di numerosi saggi, tra cui ricordiamo Vaticano. Un affare di Stato e, con Sandro Provvisionato, Doveva morire e Attentato al Papa. Con la Newton Compton ha pubblicato nel 2012 La Repubblica delle stragi impunite. Per saperne di più, visitate il suo blog: ferdinandoimposimato.blogspot.com
Quale legame c'è tra questi attori e la Cia?

La Cia era il braccio armato di questa politica che voleva in tutti i modi eliminare un personaggio che metteva a repentaglio la sicurezza del blocco occidentale e poteva causare l'infiltrazione dei comunisti nel governo italiano. Oltretutto la Cia controllava i servizi segreti italiani, come ha pubblicamente ammesso Maletti (ex generale del Sisde, ndr). La Cia li finanziava con un budget da 500 milioni di dollari all'anno.

La Cia finanziava anche Gladio?

Certo, finanziava anche Gladio. Addirittura la Cia ha comprato la base di Gladio in Sardegna (la base di Capo Marrargiu, ndr).

In tutto questo il ruolo della politica italiana qual è stato?

E' stato un ruolo di subalternità assoluta a questa egemonia estera. In Italia sono stati eseguiti gli ordini che arrivavano dall'estero. La cosa traspare in maniera chiara dalle lettere di Moro. Moro ha scritto più volte: "Nella mia sorte c'è una mano straniera, di oltreoceano". E aveva ragione. Moro sapeva perfettamente dell'esistenza di Gladio.

Lei nel suo libro scrive che qualcuno sapeva in anticipo del sequestro di Moro...

Sì, Cossiga e Andreotti sapevano. C'è un documento del 2 marzo 1978 del quale io venni a conoscenza solo 25 anni dopo e che pubblico sul mio libro che lo prova. Anche Dalla Chiesa venne a conoscenza del luogo di prigionia di Moro e fin dai primi di aprile voleva intervenire per liberarlo. Quando fu bruciata la base di via Gradoli lo si fece proprio per impedire l'intervento di Dalla Chiesa. Al generale è stato l'ordine di abbandonare il campo, poi lui ne ha parlato con il giornalista Mino Pecorelli e lui ne ha scritto. Entrambi sapevano ed entrambi sono stati ammazzati.

Lei sostiene che lo Stato sapeva dove veniva tenuto prigioniero Moro.

Sì, è così. Quando hanno occupato l'appartamento soprastante la prigione di Moro era in vista del blitz che voleva fare Dalla Chiesa. Ma lo Stato non voleva farlo e così il 7 maggio fu dato l'ordine di sgomberare il campo.

Secondo lei c'è un filo che unisce tutte le stragi avvenute in Italia nel secondo dopoguerra?

Sì, non c'è dubbio. Ed è un filo che ancora oggi non si è spezzato.

Il Gruppo Bilderberg che ruolo ha avuto in tutto questo?

Ha gestito politicamente la strategia della tensione. Lo si evince dal documento di Alessandrini che io reputo fondamentale.

Nel libro-intervista di Paolo Madron il noto "faccendiere" Bisignani rivela che Andreotti sosteneva che la responsabilità degli omicidi di Falcone e Borsellino fosse del Kgb. Lei è d'accordo?

No, questa è una balla. Nel sequestro di Moro c'è stato sicuramente l'intervento del Kgb ma Falcone e Borsellino rientrano nell'orbita di intervento della Cia. L'esplosivo di Capaci e azionato dall'ordinovista Rampulla proveniva da uno dei depositi Nasco, controllati dalla Cia. La storia di Andreotti è, come sempre, l'opposto della verità.

In tutte queste stragi da parte della politica italiana c'è stata "solo" una copertura o un vero e proprio input?

Entrambe le cose.

Di solito quando si parla di Gladio o di altre associazioni più o meno segrete le si chiama "forze deviate dello Stato". E' una definizione corretta?

No, la definizione è sbagliata. Le forze deviate dello Stato sono forze al servizio dei politici. Mafia e terrorismo hanno agito non solo per le loro finalità ma anche per quelle dei politici.


Il suo nome è molto apprezzato dai militanti del Movimento 5 Stelle tanto che si era anche fatto il suo nome per il Quirinale. Le fa piacere? Qual è il suo rapporto con Grillo?

Personalmente non l'ho mai visto ma ritengo che il Movimento 5 Stelle abbia un ruolo positivo, pur con tutti i suoi limiti e i suoi problemi. In questo momento è l'unica opposizione presente in Italia e un'opposizione in democrazia deve sempre esserci. Già Aristotele diceva che l'essenza della democrazia sta nell'alternanza. Il problema è che dentro il Movimento vedo dei problemi, delle diaspore. E questo non va bene. Io sono convinto che sia meglio avere torto stando dentro che avere ragione stando fuori. Anche perché Pd e Pdl hanno spesso dimostrato di essere "complici".
Che idea si è fatto del processo sulla trattativa Stato-mafia?

E' una cosa vergognosa.

In che senso?

Vergognosa da parte dei politici, intendo. Ci dovrebbe essere la voglia di stabilire la verità e che ruolo hanno avuto vari personaggi, come per esempio Scalfaro. Bisognerebbe approfondire perché stando a quello che hanno detto Martelli e Scotti è stato Scalfaro il regista della trattativa. La verità deve essere rifondata andando a scoprire non solo gli esecutori materiali ma anche i mandanti di quello che è accaduto.

E' stato giusto cancellare le intercettazioni tra Napolitano e Mancino?

La Corte Costituzionale avrebbe dovuto dichiarare incostituzionale la legge che prevede la distruzione di quelle intercettazioni. Non si possono distruggere delle intercettazioni senza che queste vengano portate alla conoscenza delle parti che sono pm, avvocati e parte civile.
___________________________________________________________



 Nota nostra.

Parlando di Giustizia, anche se molto in ritardo, ma è arrivato il momento che lo Stato ci dica la verità di quanto è successo e sta ancora succedendo. Noi, italiani, non siamo proprio così scemi di non aver capito quando lo Stato commetteva i propri crimini, addossandoli ai cittadini comuni, etichettandoli come "mafiosi". Dagli anni 40' ad oggi non  è cambiato niente?
Forse, se lo Stato ci spiegasse il significato della parola "Bilderberg", avremmo capito subito e tutto dove stiamo andando...
Paolo Francesco Barbaccia Viscardi