Ci
troviamo di fronte alla vecchia politica, alla politica delle vane
promesse, a quella dell'imbroglio. La demagogia è un'offesa
all'Italia.
Il
Paese è in crisi profonda, ma in televisione torna il cabaret, ma
più che ridere direi c'è da piangere e spegnere il televisore.
Questi
non si rendono conto di quello che succede veramente in Italia.
"Fenomeno
da baraccone", "Saltibanco", "Cialtrone",
"Buffone", "Mascalzone", "Bugiardo",
"Ladro", "Piffero magico", "Illusionista
ringalluzzito", "Piazzista", "Vuole tassarmi
anche il piffero? " Queste sono le parole, le espressioni
gentili che intercorrono tra i politici nostrani.
Non
parliamo dei toni aggressivi, frasi violente e offensive da parte di
chi riveste responsabilità pubbliche nei confronti di altre
istituzioni.
Ciò
che emerge dai numerosi dibattiti televisivi, dalle interviste è la
rozzezza di tanti di loro, la volgarità, il poco interesse nei
confronti del Paese e della comunità intera.
Manca
a questi signori il minimo di decenza nel condurre le battaglie
politiche.
Tutto
questo fa pensare che quanto prima si ricomincerà da parte di alcune
forze politiche a navigare a vista, campare alla giornata mentre i
problemi dell'Italia si aggravano.
L'impressione,
ma è quasi certezza, è che dopo questa tornata elettorale ci
ritroveremo nella stessa situazione che determinò la nascita del
governo tecnico presieduto dal Sen. Monti. Forse anche peggio.
Si
parla sempre delle necessarie riforme dello Stato: tutto bene, ottimi
i propositi. Se guardiamo le eterogenee alleanze che si sono formate,
è da chiedersi come faranno a varare le auspicate riforme se
all'interno delle varie coalizioni, dei gruppi e sottogruppi, c'è
tutto e il contrario di tutto ?
Temiamo
che i problemi si aggraveranno e le tante necessarie riforme non si
faranno.
Forse
queste mie sono parole al vento. La gente (almeno una buona parte)
andrà a votare e continuerà a far eleggere quelli che vengono
proposti da chi, per anni, è sempre sulla scena politica. Poi
abbiamo quelli che fanno le primarie e poi candidano (un bel numero)
chi vogliono al vertice, infischiandosene della base.
Questa
campagna elettorale mi riporta indietro negli anni della mia
giovinezza, quando la domenica nella piazza principale della mia
città arrivavano i venditori, i "bravi imbonitori".
Vendevano di tutto, tappeti, pentole, smacchiatori e lucidi per le
scarpe, ombrelli, pomata per i calli, e promettevano con uno o più
acquisti anche premi.
Oggi
è lo stesso ai votanti promettono tutto e regalano tutto: rimborsi
di tasse, sgravi fiscali e tra non molto vacanze gratis per tutti,
stipendi e pensioni da sogno.
Hanno
impoverito il Paese, hanno messo ticket su ticket sui servizi sanitari
e sulle medicine,hanno ridotto al ridicolo la scuola,hanno bruciato
miliardi di tasse,hanno sacrificato una,forse due
generazioni,condannate a non lavorare mai, hanno bruciato e gettato
al vento i sacrifici di genitori e figli, hanno calpestato la dignità
della gente imponendo il rigore a senso unico.
Hanno
spogliato le casse dello Stato e succhiato il sangue del Paese.
Hanno
creato pensionati senza pensione, messo le vecchie generazioni contro
le nuove, i figli contro i padri.
Ma
ora cambia tutto. Si dà inizio al "mercato delle vacche ".
Fanno a gara a chi la spara più grossa: via l' IMU a chi é già
moribondo, daranno gratis le dentiere ai poveretti che non hanno più
nulla da mangiare borse di studio ai talenti che già da tempo hanno
lasciato l'Italia,agevolazioni per l'acquisto di una macchina alla
gente che non è più in grado di comprare un motorino, soldi e
agevolazioni fiscali alle piccole imprese, agli artigiani, ai
commercianti che già sono falliti o sono stati costretti a chiudere.
Molti
politici e molti manager di grandi aziende statali e di banche,
nominati o sponsorizzati dai politici, tutti predatori di beni
pubblici, collettori di tangenti milionarie, hanno sulla loro
coscienza il declino e lo sfascio del Paese.
TUTTI
ANDREBBERO PROCESSATI PER DISASTRO ECONOMICO DOLOSO,PER AVER
IMPOVERITO UNA NAZIONE, RESO RIDICOLO UN PAESE, PER AVERE TOLTO IL
FUTURO A DUE INTERE GENERAZIONI E LA SPERANZA ALLA GENTE PER BENE.
Hanno
portato via agli italiani la possibilità e la libertà di
scegliere e di decidere.
In
Italia mancano vari spazi di libertà. I giovani sono costretti ad
accettare i pochi lavori e precari pur di portare a casa qualcosa. I
giovani ,i nostri bravi ricercatori sono costretti ad emigrare perché
la ricerca in Italia non viene adeguatamente finanziata.
Bravi
operai specializzati,ottimi manager vengono espulsi dal mondo del
lavoro causa chiusura aziende vessate e abbandonate dallo Stato.
La
mancanza di lavoro, ripeto, riduce la libertà delle persone che
vengono condannate inesorabilmente alla disoccupazione o
all'emigrazione.
La
gente si uccide, gli operai, gli imprenditori si uccidono perché
senza lavoro perdono la dignità.
Concludo
con le parole (lasciate in un biglietto) di Giuseppe Burgarella, un
operaio siciliano edile che si è suicidato due settimana fa per
mancanza di lavoro :
"DOBBIAMO
SUICIDARCI TUTTI PER FAR CAPIRE QUANTA E' GRAVE LA SITUAZIONE?"
Anche
noi affidiamo queste amare e tragiche parole alle riflessioni e alle
coscienze dei nostri governanti.
Nota della redazione
Al posto della postfazione
|
Paolo Francesco Barbaccia Viscardi
|
Oggi l'imbarbarimento delle regole e la svendita di diritti e conquiste sociali ha riportato le lancette del tempo, paurosamente indietro. Un mercato senza regole se non quelle della finanza internazionale, prefigura solo un mattatoio sociale. Basterebbe solo una buona memoria per evitare di riportare politicamente in vita inattendibili simulacri.
Sotto i miei piedi c'è sepolta la storia della nostra gente, le nostre radici e anche i nostri semi. Più sotto ancora, nel cuore della terra sepolta dal tempo, l'energia di milioni di piante ed animali che oggi è diventata quello che voi chiamate petrolio, per noi è soltanto la morte nera. Viviamo su un mare di petrolio, ma non è nostro, a noi appartiene solo quello che avvelena il fiume, i pozzi, e i campi. Quello che invece rubate, vale le vostre vacanze, il vostro lavoro, la vostra libertà e la ricchezza dei vostri capi; quello che lasciate, silenzio ed abbandono. Gli animali sono morti o fuggiti, le case sprofondate nel fango nero, i bambini crescono come piante senza sole e come piante ammalate si piegano prima di alzarsi diritti verso il cielo. Pensavo servisse una guerra e migliaia di uomini pieni d'odio per cancellare un popolo, ma mi accorgo che bastano pochi uomini grigi e ben vestiti che stringono le mani di un ladro nero dal sorriso bianco.