Posted on 26/08/2013
Nuovo commento per: La cittadinanza italiana a chi nasce in Italia (ius soli).
Paolo Francesco Barbaccia Viscardi di “La voce della Toscana” ci scrive:
Egregio signor Domenico Cammarano,
lei nel suo commento non mi sta dicendo nulla che
io non abbia già sentito da anni e la vecchia filastrocca della sinistra
radicale Massonica che ha svenduto l’Italia ai nemici di sempre.
Basterebbe ricordare la storia sino alla seconda guerra mondiale, Ma questo alla sinistra non interessa.
La sinistra vuole vincere le elezione e sa bene che i voti degli italiani non li avrà e punta su gli stranieri.
Bene io dico che noi cosi detti italiani sarebbe l’ora di fare ragionare la nostra testa primo.
Non dobbiamo ascoltare i politici sia di destra che di sinistra e
domandarci se è questa l’Europa che vogliamo: un Europa Bancaria di
usurai speculatori o una EUROPA DI POPOLI?
Se il popolo Italiano è Sovrano e cosi detto Democratico?
Ci vuole un Referendum per rimanere o no in Europa – basta vedere come frena la Polonia ad introdurre l’euro in circolazione.
Per quando riguarda la CITTADINANZA agli stranieri ritengo che sia
giusto per quei cittadini stranieri regolari che hanno lavoro e una casa
per farli vivere dignitosamente come dice la nostra COSTITUZIONE, ma
questa politica di questa strana Europa sta schiavizzando milioni di
cittadini che ci hanno creduto a un futuro di popoli europei uniti senza
mai più GUERRE.
Ma non è cosi poiché questa e la terza guerra mondiale per ora solo monetaria e speriamo che rimanga solo monetaria.
CITTADINANZA agli stranieri, ripeto, giusta per i regolari e non bisogna
fare come gli struzzi quadrando l’America, Argentina ecc. bisogna
andare a verificare molto più profondamente.
E poi vorrei dire a noi cosi detti italiani: se diamo ragione agli
stranieri che sostengono che noi italiani siamo RAZZISTI e a questo non
ci ribelliamo, vuol dire che quel italiano dentro di se è veramente
razzista pericoloso per la società e va curato al livello PSICOLOGICO
come andrebbero curati tantissimi giornalisti di TG. e di tutto Mass
Media poiché sono loro che aiutato ulteriormente ad avvelenare la vita
degli italiani come pure quello degli stranieri. Sono loro giornalisti
venduti alle multinazionali e fanno di tutto ad indurci a uno scontro
tra etnie.
Per finire in questa ITALIA manca la riapertura dei manicomi per
metterci quegli Uomini o Donne che fanno violenza gratuita tra le mura
domestiche o fuori e quei giornalisti che si mettano al posto dei
Giudici distruggendo per sempre la dignità delle persone – questi sono
MALATI E VANNO INTERNATI.
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RISPOSTA della Redazione di “NEODEMOCRAZIA SOCIALE”.
Egregio signor P. F. Barbaccia Viscardi,
Lei in poche righe mi solleva dieci
problemi, ma cercherò di risponderle per chiarezza e per cogliere
l’occasione di puntualizzare la posizione del nostro Comitato di
“Neodemocraziasociale” . In primo luogo noi siamo nati da pochi mesi
come libera espressione della “democrazia di base”, cioè cittadini
comuni, che nulla hanno a che fare con la politica del Palazzo e con
altri poteri occulti come le Massonerie finanziarie e le lobby che
governano l’economia internazionale; a tal proposito legga il mio
articolo sul Finanzcapitalismo, pubblicato sul nostro blog, su OK
Notizie e su Agorà vox.
La nostra collocazione politica è
“essenzialmente” di sinistra, ma non ha nulla a che vedere con il
vecchio e il nuovo comunismo, né con gli attuali partiti e movimenti
politici presenti dentro e fuori dal parlamento, pur consapevoli che si
fa onesta politica dialogando con tutti ed evitando di affibbiare
etichette di comodo ai nostri interlocutori , solo per il piacere della
contrapposizione piuttosto che quello della ricerca degli ideali comuni
per costruire qualcosa di buono per tutti! Gli scontri ideologici
servivano solo ai politicanti per fare campagne elettorali, per poi
allearsi proprio con i loro acerrimi avversari pur di spartirsi la torta
del potere.
Per noi “Sinistra e Destra”
politica, partendo dalla lezione di N. Bobbio , che giustamente
sottolineò che dalla caduta della cosiddetta “prima repubblica”, non
hanno il più senso ideologico che hanno avuto dalla rivoluzione francese
in poi, fino agli anni novanta del Novecento. Per destra ,
ancora oggi, definiamo quell’ideologia e quei programmi politici che
partendo dalla costatazione di fatto che esistono diseguaglianze
economiche e sociali in ogni popolazione, tendono a conservare quel
solco che divide tra coloro che non possiedono il necessario per una
dignitosa esistenza e gli altri che rigurgitano del superfluo, non
sempre onestamente guadagnato, e tendono a conservare i loro privilegi,
gestendo il potere, abbindolando la massa dei diseredati con promesse
populiste che concedono direttamente 100 per poi togliere
indirettamente 200!
Per “sinistra” ancora oggi definiamo quell’ideologia che alle notevoli differenze economiche e sociali tende, con politiche diverse che non sempre condividiamo,
a colmare almeno in parte le differenze sostenendo lo Stato-sociale e
la solidarietà tra i ceti sociali e i cittadini, con una corretta
gestione della sanità pubblica, della scuola pubblica, delle risorse
ambientali, economiche e finanziarie. Costatare che la sinistra non è
stata in grado di assolvere a questo compito, anzi in alcuni casi è
stata complice dei governi di centro-destra sposando politiche
neolilerali che nulla hanno a che vedere con la socialdemocrazia, è un
dato di fatto che ci ha sollecitato a rimarcare le finalità dello Stato –
sociale e delle libertà individuali mai a discapito degli altri e,
quindi, ci ha condotti a distinguerci dalle varie formazioni politiche
della sinistra italiana, escludendo che il berlusconismo e altre forme
tradizionali della destra italiana possano far di meglio sul piano
teorico e pratico.
In quanto all’Europa dei Popoli,
dell’opportunità o meno di rimanere nell’U.E., con la sua politica
monetaria ed economica, è un altro grave problema che ereditiamo dai
governi di centro-destra e centro-sinistra degli ultimi vent’anni e che
non possiamo risolvere con cavolate come quelle proposte da Berlusconi
in campagna elettorale o da Grillo negli ultimi tempi! Che fine farebbe
la nostra economia indebitata fino alle prossime due generazioni (
ricordo che ogni bambino che nasce ha sulla testa già un debito di più
di 20.000 euro) grazie alle politiche balorde dalla destra alla sinistra
italiana? Ritornare , oggi, alla lira farebbe diminuire i nostri
debiti? Lei od altri, con cognizioni di causa, potrebbero sostenerlo e
dimostrarlo? Io penso che, purtroppo, bisogna sempre fare i conti con
ciò che si eredita e che noi abbiamo avvallato per anni, prima di
emettere sentenze e proporre come facilmente realizzabile le cavolate
populiste di vecchie nuovi “strillozzi” e burattinai collusi con il
potere finanziario mondiale. E per dirla SECONDO IL NOSTRO PENSIERO,
dovremmo prima insegnare a tutti che si vive con quello che si produce, e
tagliare definitivamente con la politica dei debiti che riguarda tutti :
dalla famiglia allo Stato; poi dovremmo ridistribuire meglio le nostre
risorse per non vedere annegare definitivamente quei soggetti che già
vivono nella disperazione. Ma Lei ritiene che questo possa realizzarsi
con un referendum? Francamente ho dei grossi dubbi e preoccupazioni per
gli esiti.
In relazione al “ius soli” agli
stranieri, le confermo testualmente quello che ho già sostenuto a chiare
lettere con estrema convinzione, dove il discorso che i voti degli
stranieri con cittadinanza italiana, possano favorire la sinistra, mi
sembra irrilevante, pretestuoso e comunque non pertinente con la
questione in sé, dove come ci ha insegnato il filosofo dei filosofi E.
Kant, si agisce moralmente solo quando ci lasciamo guidare dalla
ragione e non da fini secondari e motivazioni individuali.
Riguardo al fenomeno del razzismo in
Italia, è un dato di fatto: un schiera seppur limitata di imbecilli
agiscono dentro e fuori agli Stadi, alimentati dalle “belle” iniziative
di alcuni signori della Lega Nord e dall’idiozia ovunque presente in
ogni regione italiana.
In ultimo, per tutti i violenti e in
modo particolare per i F.O.P (femminicidio, omofobia e pedofilia) ‘
lasciando stare i manicomi, dico e sottolineo che occorre prevenzione,
controlli con migliori risorse , e leggi che assicurino al carcere i
colpevoli, sperando che i giudici come quelli che hanno messo in libertà
lo stupratore della tredicenne vengono impiegati per altre funzioni ;
ma senza un impegno deciso e costante da parte di tutti io , Lei e tanti
altri perdiamo solo tempo in inutili esercitazioni letterarie, senza
che nulla possa modificarsi concretamente.
Per la Neodemocrazia sociale ed integrale. Domenico Cammarano