giovedì 30 maggio 2013

QUESTA EUROPA HA PRODOTTO POVERTA' PER MOLTI E RICCHEZZA PER POCHI


"QUESTA EUROPA HA PRODOTTO POVERTA' PER MOLTI E  RICCHEZZA PER POCHI"
Dott. Giuseppe Torcivia

Questa Europa si è preoccupata soltanto di tenere a bada i conti tralasciando completamente politiche di sviluppo e di crescita tutto a danno del benessere dei cittadini europei.
Diciamolo chiaramente manca una vera Europa e il mondo si è accorto delle sue divisioni e della sua irrilevanza politica e storica.

Questo è il grande problema di noi europei, di noi italiani.
Si è dimenticato che prima di tutto viene il diritto delle persone, il rispetto della dignità delle persone e della sovranità nazionale, il benessere della gente.
Questa Europa invece ha prodotto povertà per molti e ricchezza per pochi.

Ultimamente AMARTYA SEN ( premio Nobel e filosofo indiano per l'economia ) ha detto: "L'euro è stato un'idea orribile, che ha messo l'economia europea sulla strada sbagliata".
Il premio Nobel in sostanza dice che la moneta unica era nata con lo scopo di unire il continente, ha finito per dividerlo, ha aperto conflitti tra le varie nazioni. Più che una moneta unica ci voleva prima una equità sociale condivisa da tutti gli stati membri.
L'Europa non va bene come è strutturata attualmente. Il Paese che dovrebbe comportarsi da Stato guida rispetto ad una visione europea privilegia una politica nazionale di corto respiro, ma soprattutto di bottega, insomma pensa solo a se stesso. E' chiaro a tutti che le scelte della Germania stanno creando gravi problemi all'Europa.
Diciamolo francamente guardandoci intorno ci accorgiamo che l'euroscetticismo sta aumentando in molte nazioni europee, dalla Gran Bretagna, all'Olanda, all'Austria, all'Ungheria e comincia a diffondersi anche da noi in Italia.

I vincoli dell'Europa sono pesanti. Questo rigorismo non più sopportabile non ci porta da nessuna parte, non ci fa uscire dal tunnel.
E' necessario che vengano allentate le misure di austerità e favoriti interventi chiari, decisi ed urgenti per la crescita e lo sviluppo.
Il primo ministro francese FRANCOIS HOLLANDE afferma che l'Europa uscirà dal dogma dell'austerità.
Nel frattempo in quasi tutti i paesi europei e per quanto ci riguarda, in Italia, il lavoro manca, l'economia va a rotoli, il mercato immobiliare è fermo a 30 anni fa !! Ci sono pochi soldi per la cassa integrazione, non c'è un piano organico di interventi strutturali, abbiamo le tasse più alte d'Europa, il costo del lavoro più alto, il debito più alto d'Europa ( 2 mila miliardi di euro ), di cui paghiamo oltre 80 miliardi di euro di interessi e non c'è crescita, sviluppo, solo aumento della disoccupazione, insopportabile, dolorosa, tragica quella giovanile.
Abbiamo perso 5 punti nell'industria, 4 punti di PIL in meno ( dati di aprile ).
Il nostro Paese è fermo, bloccato e in realtà siamo commissariati dall'Europa. Sembra che tutto sia fatto per arrivare a spogliarlo dalla residua sovranità nazionale ed espropriare i cittadini italiani dei loro beni e del loro futuro.
Ma non finisce qui. WEIDMANN ( membro del Direttorio del BCE ) in una intervista al "Wall Street Journal" afferma che non è passato il peggio della crisi europea : "Ci vorranno 10 anni perchè l'economia si riprenda. La calma che osserviamo adesso potrebbe essere una trappola, e la Banca Centrale non può far tutto ". Analisi, dichiarazioni che ci impensieriscono e ci rendono sempre più pessimisti. Poveri noi !!
Oggi abbiamo un sistema economico, che dopo averci derubato ci ha resi schiavi di un sistema senza via d'uscita che continuerà a moltiplicare il debito fino all'implosione.
Molti economisti e commentatori finanziari hanno più volte affermato: " CHE IL NOSTRO PAESE E' STATO FREGATO CON LA VALUTAZIONE DELLA LIRA". Dobbiamo dedurre che siamo condannati ad un lento e inesorabile declino.
"I politici non possono ignorare l'esistenza di movimenti che esprimono il disagio molto sentito e bisogna tenerne conto. La gente non capisce come mai la redistribuzione del bilancio dell'UE avvenga in modo non equo. C'è un'Europa straricca e un'Europa molto povera, una distribuzione iniqua che il popolo non capisce. Non lo capisce la gente e, per inciso non lo capisco neanch'io". Queste sono le parole ultimamente dette da MARTIN SCHULTZ ( Presidente del Parlamento Europeo ). Se lo dice lui !!!!
Si è pensato prima di realizzare l'unione monetaria, ma senza una vera unione politica e anche fiscale nessuna unione monetaria può sopravvivere.
L'assenza di uno Stato europeo fondato su una forte condivisa unione politica è la vera causa delle difficoltà dei problemi, dei rischi nei quali si trova l'eurozona.
PAPA FRANCESCO recentemente ha detto: "La nostra crisi di oggi è che non interessa se la gente muore di fame, se non ha niente. Ci si preoccupa delle banche o della finanza". L' Europa così muore.
Ultima dolente e triste nota che ci tocca da vicino. L'Europa, sempre impegnata a garantire la solidità della moneta unica è completamente assente nella brutta e triste storia dei nostri due marò, cittadini italiani, anche europei.
Questa non è l'Europa che è stata pensata, voluta dai padri fondatori. Questa non è l'Europa che vogliamo consegnare a tutti quelli che verranno dopo di noi.
 A QUESTA EUROPA MANCA UN'ANIMA, MANCA UMANITA'.
Concludo con le domande che il nuovo arcivescovo di Canterbury - JUSTIN WELB - ha rivolto al Presidente della Barclays Bank : " MA VOI, BANCHIERI, PERCHE' SIETE COSI AVIDI ? PERCHE' VI ARRICCHITE SPECULANDO CON I SOLDI DEGLI ALTRI ? "

martedì 14 maggio 2013

GLI EROI.....................OGGI?


"GLI EROI.....
OGGI?"
Dott. Giuseppe Torcivia

OGNI GIORNO E' UNA GUERRA CON LA VITA

Seduto in sala d'attesa alla Stazione Termini di Roma senza volerlo ascolto la telefonata di un signore alla propria moglie alla quale racconta i fatti della settimana trascorsa fuori casa: le spese sostenute, le peripezie, i disagi affrontati per raggiungere i diversi luoghi di lavoro. Chiede dei figli e poi termina con: ogni giorno è una gran fatica, sono stanco ma sereno e felice perchè ritorno a casa in famiglia.
Ho accanto a me uno dei tanti eroi di oggi, perchè oggi vivere non è facile e ogni giorno è una guerra con la vita.
Gli eroi oggi sono i lavoratori che fanno sacrifici immensi per mandare avanti la famiglia, far studiare i figli per migliorarne la posizione nella società, dar loro un futuro migliore.
Gli eroi oggi sono i vecchietti, i poveri pensionati che spesso saltano il pranzo o la cena, che non possono comprarsi più le medicine, fare gli esami diagnostici, pagare le visite specialistiche e riescono ancora a campare, a sopravvivere, a non perdersi d'animo.
 Gli eroi oggi sono tutti quelli che vivono con stipendi da fame, salari da fame, pensioni da fame. Tutte le famiglie che accudiscono in casa i loro cari malati ventiquattro ore al giorno con mezzi sempre meno sufficienti e con aiuti esterni zero.
Gli eroi oggi sono quelli che un tempo conducevano una vita più che decorosa e che a causa di fattori non a loro imputabili sono costretti a recarsi ogni giorno alle organizzazioni di solidarietà, alle varie Caritas per un pasto. Nuovi poveri mescolati ai poveri di sempre.
Gli eroi oggi sono gli artigiani, i tanti imprenditori di piccole e medie aziende che, stante la crisi profonda, di fronte alla scelta di chiudere i laboratori, le fabbriche o licenziare i propri dipendenti con grandi sacrifici, rinunce e con profitti azzerati non mollano e scelgono di non abbassare i bandoni e di non licenziare.
Gli eroi oggi sono i molti studenti bravi e volenterosi che sono costretti ad abbandonare gli studi per non gravare sugli striminziti bilanci familiari, sulle spalle dei genitori cassaintegrati, esodati o che hanno perso il lavoro.

Eroi sono i giovani, i lavoratori, tutte quelle persone che, con il cuore spezzato, abbandonano il loro paese, gli affetti familiari, le amicizie,i luoghi cari, alla ricerca di un lavoro fuori Italia.
Gli eroi oggi sono le migliaia e migliaia di volontari impegnati in tutti i settori della società che con sacrifici personali, passione e ammirevole impegno suppliscono alle carenze dello Stato.
I pendolari che ogni giorno si recano nei vari luoghi di lavoro costretti a viaggiare stipati come sardine con mezzi pubblici di trasporto insufficienti, non adeguati, maleodoranti e in lotta sempre con il tempo a causa di cronici ritardi, mancate coincidenze, ripetuti guasti tecnici dei mezzi di locomozione.
I lavoratori che vanno al lavoro in bicicletta o a piedi perchè non sono più in grado di sostenere le spese dell'automobile.
Gli eroi oggi sono le mamme, le casalinghe, le massaie che con pochi soldi a disposizione fanno i salti mortali dando sfogo alla loro fantasia per riuscire a mettere sulla tavola il pranzo e la cena.
 Gli eroi oggi sono i nostri carabinieri e poliziotti malforniti di mezzi, spesso maltutelati, malpagati da uno Stato poco generoso e che devono difendersi dalla rabbia, dalle contestazioni, da azioni violente di disperati, da vere e proprie guerriglie urbane di esaltati, facinorosi negli stadi, nelle piazze e nel contempo difendere la libertà di TUTTI e far rispettare le leggi del nostro stato democratico.
Eroi sono le persone perbene che riescono a rimanere tali anche se "invase" direi "circondate" da volponi, truffaldini, imbonitori, corrotti, collusi, malfattori vari.
Gli eroi oggi sono tutti: i giovani, i padri, le madri, i lavoratori, i pensionati ai quali sono stati tolti i sogni, speranze, legittime aspettative e che continuano ad essere fiduciosi ed a credere in uno Stato migliore e più giusto.


Questi eroi di oggi non possono e non devono essere dimenticati e lasciati soli; meritano rispetto, una vita più serena, più dignitosa e una classe politica migliore, all'altezza dei tempi, più sensibile, più vicina alla gente, più umana perchè per tutti loro OGGI VIVERE NON E' FACILE.