domenica 15 dicembre 2013

INCAPACI

"INCAPACI"

Dott. Giuseppe Torcivia

Mentre molti Paesi dell'Europa pian piano si stanno riprendendo dalla crisi,  l'Italia e la Grecia sono al palo.
Secondo gli analisti e gli studi degli economisti l'Italia, insieme alla Grecia, è a rischio povertà.
L'Italia è il paese della instabilità politica, della mancanza di crescita, delle mancate riforme, delle incapacità di classi dirigenti.
Questo è un Paese governato da molti incapaci, da governi tecnici con risultati poco tecnici e confusi, da finte  " larghe intese "da manovre sbagliate, da " patti " stravolti.
Molti politici non si accorgono che stanno portando un popolo alla fame distruggendo il tessuto sociale del Paese.
Sono degli incapaci e non solo.
Non c'è un giorno che non venga  " pizzicato ",  denunciato, arrestato o indagato un amministratore comunale, un consigliere regionale, un parlamentare.
Non c'è un giorno in cui mafia, ndrangheta, camorra, delinquenza comune non facciano sentire la loro oscura, terribile presenza su tutto il territorio nazionale, mentre gli incapaci lasciano scoperti gli organici delle Forze dell'Ordine di ben circa 35.000 uomini: tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza.
Incapaci di difendere la nostra meravigliosa terra, il nostro ambiente, i territori bellissimi con continue sanatorie, condoni, autorizzazioni varie in contrasto con prescrizioni ambientali che hanno permesso a sedicenti imprenditori di attuare un vero scempio dell'Italia.
Tempo fa scrivevo che molti politici e molti manager di grandi aziende statali e banche, predatori di beni pubblici, collettori di tangenti milionarie hanno sulla loro coscienza il declino e lo sfascio del Paese.
TUTTI ANDREBBERO PROCESSATI PER DISASTRO ECONOMICO DOLOSO, PER AVERE IMPOVERITO UNA NAZIONE, RESO RIDICOLO UN PAESE,PER AVERE TOLTO IL FUTURO A DUE INTERE GENERAZIONI E LA SPERANZA ALLA GENTE PER BENE.
Cari lettori, care lettrici, cari Cavalieri e Dame dell'Ordine Teutonico, cari amici e care amiche anche quest'anno desidero, tramite la " Voce della Toscana ", farVi pervenire i  miei auguri di Buon Natale e Buon Anno Nuovo.

Devo però francamente dirVi che quest'anno i miei auguri non sono accompagnati da animo sereno perchè il pensiero è rivolto ai milioni di poveri, ancora di più nel 2013, che in questa ricorrenza non sanno cosa mettere in tavola (in verità già da tempo) o cosa festeggiare.
Sono certo che tutti Voi proviate lo stesso mio stato d'animo.
Questi politici incapaci sono riusciti a rendere il più bel periodo dell'anno, le festività natalizie, in un incubo, in una tristezza cosmica per la maggior parte delle famiglie italiane alle prese con una disoccupazione crescente, il lavoro che manca, gli esodati dimenticati, il credito spesso negato, i mutui dati col contagocce, il pagamento  delle bollette, delle varie e numerose tasse IRAP- IMU -TARES ecc., il blocco dei contratti, degli stipendi, delle pensioni.
Questi incapaci hanno tolto il sorriso, la tranquillità, i sogni a milioni di persone che erano abituate a festeggiare il Santo Natale e la vigilia di ogni Nuovo Anno in serenità con i loro familiari, a parlare di progetti, di futuro, di speranze.
Sono riusciti a rovinare (consentitemi) anche l'atmosfera magica del Natale.
Questi incapaci non riescono a comprendere che la gente è stanca e schifata, non ce la fa più, non ne può più di imbonitori, marpioni, cialtroni, chiacchieroni, di ladri.
Ricordo spesso quanto Don Andrea Gallo diceva: " L'emarginazione e la povertà non sono fatalità, ma il prodotto di ingiustizie precise e scelte politiche ".
Politici incapaci, mollate tutto, ritiratevi, andatevene, sparite.

lunedì 18 novembre 2013

Nuovo libro di poesie di Paolo Francesco Barbaccia Viscardi

http://www.booksprintedizioni.it/
  
Oggi è uscito il nuovo libro di poesie  di Paolo Francesco Barbaccia Viscardi "Per questo vivo sulla nostra terra eterna
                                             
Paolo Francesco Barbaccia Viscardi è nato a Godrano (Palermo) nel 1946. Risiede a Poggibonsi in Toscana dal 1958. Ama da sempre la poesia, la storia. Il suo primo libro di poesie “Caldi sospiri” è dedicato alla memoria della moglie Anna, scomparsa nel 1997. E proprio quel libro delle emozioni e del dolore, versato sulle pagine insieme alla speranza nell’avvenire, il destino fa capitare tra le mani di colei che divenne sua seconda moglie – Lali. Il suo nuovo libro – PER QUESTO VIVO SULLA NOSTRA TERRA ETERNA – rappresenta il frutto poetico nato dell’esperienza dell’autore di risorgere dalle ceneri e di imparare a essere di nuovo felice.
 
 Per visitare pagine della Casa Editrice cliccare QUI

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RECENSIONE

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Ringraziamo il Dott. Cav. Dario R.Uva da Molfetta per la Sua splendida recensione del libro.

A proposito dell'ultimo libro di S.A.R. il Principe Paolo Francesco Barbaccia Viscardi
«PER QUESTO VIVO SULLA NOSTRA TERRA ETERNA»...

http://www.booksprintedizioni.it/libro/poesia/per-questo-vivo-sulla-nostra-terra-eterna
Leggo e rileggo i versi scelti e più mi sento avvolto e coinvolto dalle parole del poeta, anzi oserei dire del Vate. Questo significa che si può scrivere con la penna o col cuore, e che questi versi sono parto felice di quell'animo dal quale traspare tutta la nobiltà genuina di Paolo Francesco e di quell'antica stirpe Sveva che grandi Uomini ha dato alla storia universale.
Dopo aver letto questi versi bisogna fermarsi per riflettere, pensare, far silenzio... quando l'uomo tace è Dio che parla, allora sì che tutto ci diventa più chiaro, riusciamo ad andare oltre il tempo e lo spazio per coglierne appieno il messaggio catartico.
"Quel messaggio dettato dalla natura con tenerezza e maestà..." scrive il Poeta, è ha ragione, poiché la natura ci parla dell'Eterno e dell'eternità. Tutto ci è stato dato per vivere bene e in salute, gratuitamente, tutto bastante per tutti. E noi ci siamo approfittati di tutto, così la Natura con la sua maestà si rivolta contro, come ai giorni di Babele, ricordandoci la nostra superbia, il nostro egoismo e inanità.
Leggo: "La stanchezza infeconda vive solo in chi non ha un Dio..." dove sono quei talenti che il Signore ci ha donato al momento del nostro concepimento? gli abbiamo sotterrati? Chi crede nel Regno di Dio non è mai infecondo, considera tutti gli uomini figli di Dio e di conseguenza suoi fratelli, questo è l'insegnamento di San Francesco d'Assisi che da ottocento anni continua ancora a portare discepoli al Signore con una fecondità unica.
"Sarà la felicità del nuovo giorno". È la luce della speranza, abbandonarsi in Dio e sperare, poiché solo illuminati dalla Sua luce possiamo trovare la strada della felicità.
"A volte mi chiedo: quali sono i pensieri del Cielo...?" Questa è la follia dell'uomo: voler entrare nella mente del Creatore! e questo il vate lo sa e pertanto si lascia guidare da Dio e in Dio confida.
Tommaso Grossi nel suo libro «Marco Visconti» conclude dicendo: «Però, chi appena ci badi, vien tosto in mente che, se la Provvidenza le ha fatte riuscire in quel modo, avrà avuto le sue ragioni; e si trova che questo voler vedere ognuno pagato in questo mondo conforme pare a noi che il suo merito porti, è impazienza, leggerezza, presunzione, e peggio; è un supporre d'aver noi più discernimento di Chi ce l'ha dato; è un dimenticar che quaggiù le partite si piantano, ma si saldano altrove».
"Ma il giorno è passato: sia grazia a Dio!" Questa è la saggezza, ringraziare Dio giorno dopo giorno per il Suo amore e la Sua grazia che, per il sangue del Cristo non ci fa mai mancare, una grazia sempiterna.
Ho citato solo alcuni versi che sono anche perle di saggezza, ma tutti sono da apprezzare. L'Amore è il vero protagonista, possiamo definirlo un inno all'Amore. Un amore profondo, agognato, sognato che il Vate sente radicato in sé e che lo spinge a non fermarsi, a non arrendersi alle avversità della vita, a confidare nella misericordia di Dio, a sperare in quel Regno eterno, profetato dalle Sacre Scritture, e dove regneranno la pace, la giustizia e l'amore, laddove ci ricongiungeremo con i nostri affetti più cari, mai dimenticati, mai sopiti e saremo tutt'uno in Dio e Dio in tutti.
Un plauso adunque e un sentito ringraziamento all'Autore che ci ha donato dei versi intrisi e colmi di un profondo sentimento tanto umano da renderci partecipi delle sue ansie e delle sue speranze. Questi versi sono per chi ama con tutto il cuore e con tutta l'anima! Per chi sogna un mondo migliore!
Grazie Paolo Francesco!
Fraternamente Dario R. Uva

    

sabato 26 ottobre 2013

NON CANCELLIAMO QUESTO NOSTRO MONDO


"NON CANCELLIAMO QUESTO NOSTRO MONDO"
Dott. Giuseppe Torcivia


La ricerca della pace è il bene più prezioso della vita e della storia. La pace è la sicurezza della tranquillità del mondo, ad essa devono tendere le buone volontà di tutti i soggetti della terra.
La pace si preserva con il contributo fattivo delle varie forze della produzione, dei lavoratori, dei responsabili della cosa pubblica, dei governanti in un rapporto armonioso e durevole, con il rispetto dei diritti, con l'osservanza dei doveri.
La pace si preserva quando il godimento dei beni della terra non sia esclusività dei pochi ma di tutti, dei poveri, degli ammalati, degli emarginati, dei bimbi orfani e di tutti gli uomini, che ancora oggi mancano del minimo necessario per vivere.
La pace si preserva sconfiggendo altri mali del mondo: la disoccupazione giovanile, la solitudine dei vecchi abbandonati, l'uso sconsiderato e prepotente del potere nei confronti dei cittadini.
In questo sta la piena armonia e concordia nella terra, la risoluzione di tutta la questione sociale, di tutti i conflitti politici.
Le basi della pace mondiale sono l'affermazione della giustizia, della legalità e della solidarietà. Queste spazzano via i motivi di contese e di guerre, risolvono le liti, fissano le regole, stabiliscono i compiti, precisano con nettezza i doveri, danno risposte ai diritti di ciascuna parte.
 La GIUSTIZIA, la LEGALITA' e la SOLIDARIETA' vincono sui sospetti reciproci, sugli egoismi, la paura e il terrore.
Senza è difficile una convivenza tra i popoli.
L'affermazione di questi principi per non dividere gli uomini, ma per unirli, per non far scorrere più lacrime e sangue, ma per dare a tutti lavoro, sicurezza e serenità.
Solo il trionfo della giustizia, della legalità e della solidarietà allontaneranno le guerre, le sofferenze infinite, le violenze inaudite, i lutti e salveranno il mondo.
Recentemente PAPA FRANCESCO ha detto che la sola guerra che dobbiamo fare è quella contro il male, la violenza, il commercio delle armi, contro la fame per la pace e il bene comune.
Non basta riconoscere e rispettare in ogni essere umano il diritto ai mezzi di resistenza: occorre che ci si adoperi, secondo le proprie forze, perchè ogni essere umano disponga di mezzi di sussistenza in maniera sufficiente.
E' importante che in ciascuno di noi sia sempre ben presente la distinzione tra verità e bugia, tra bene e male, tra diritto e torto, tra giustizia e oppressione, tra legalità e illegalità, tra attenzione fraterna e fredda indifferenza. Forti di queste convinzioni tutti quanti ci adoperiamo per superare gli imbarazzi, i pericoli, le contraddizioni e le miserie di questa nostra esistenza terrena.
Bisogna condannare con grande forza e convinzione, combattere quelli che distruggono economia, fiducia, regole, valori.
Operiamo tutti insieme contro gli assassini che vendono la morte per far quattrini, contro i diffusori di germi che inaridiscono i cuori e le menti, dissolvono la famiglia, offendono tutte le religioni, distruggono le fondamenta dell'ordinamento sociale.
Dobbiamo anche prestare grande attenzione a tutto ciò che ci circonda, al territorio in cui viviamo.
Se continuiamo a vivere fregandosene ciascuno dell'altro e di tutto ciò che ci circonda distruggeremo noi stessi e tutte le bellezze della natura, deturperemo i paesaggi e alle nostre spalle lasceremo soltanto rovine.
Collaboriamo a rendere sempre più pura e meno infetta l'aria che si respira della quale le prime vittime sono gli innocenti, i meno tutelati, tutti.
Costruiamo con serena perseveranza e impegno instancabile le condizioni per tempi migliori, più sani, più giusti, più sicuri.
Una società è sana quando ciascuno porta volenterosamente il suo contributo al bene di tutti, un mattoncino alla costruzione e al mantenimento della casa comune.
"NON DOBBIAMO AVERE L'ILLUSIONE DI VIVERE BENE, DOBBIAMO VIVERE VERAMENTE" .
Non cancelliamo questo nostro mondo che è stato dei nostri nonni, dei nostri genitori e che sarà dei nostri figli, delle persone a noi care, di tutti.
"Riprendiamocelo" e conserviamolo questo nostro mondo.
Non distruggiamo questo meraviglioso dono di Dio, per chi crede.

martedì 15 ottobre 2013

Democrazia come sinonimo della truffa dei popoli


Noi critichiamo il nostro paese Italia per colpa dei politici ladroni che con la facoltà e con l'aiuto di quei imbrattati di sterco di giornalisti e servi delle multi nazionali ci hanno indotti a pensare e a parlare come loro, facendoci vedere realtà e cosi dette democrazie diverse dal nostro paese, ma intanto loro continuano a rubare e distruggere la nostra imprenditoria, dando di ladri al popolo, però il malloppo lo mettono in tasca loro.
 I politici, bene, hanno ragione. 
In monarchia il popolo se poteva - rubava. Al sovrano con una rivolta tagliavano la testa del sovrano, ma in democrazia repubblicana il sovrano è il popolo e pertanto è colpevole di sfruttare quei poveretti di figli... di mamma dei politici che per salvare gli italiani si sono venduti l'Italia - ipocriti e ladri.
E' una mala-democrazia - paga sempre Pantalone! 
E' un grande imbroglio chiamata democrazia ! 

Paolo Francesco Barbaccia Viscardi

lunedì 7 ottobre 2013

VERGOGNA A QUESTA POLITICA !

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
condividendo in pieno.


Piangiamo e preghiamo per le centinaia di disperati migranti (uomini, donne e bambini) morti nelle acque del Mediterraneo, gettati in mare da infami schiavisti senza scrupoli. Ringraziamo le nostre Forze Armate e dell’Ordine, i Volontari (in prima fila quelli dell’Ordine di Malta), i marinai e i pescatori, tutto il popolo di Lampedusa, per come stanno affrontando questa tragica emergenza umanitaria.
La colpa di questa immigrazione epocale è del mondialismo, ovvero: dello sfruttamento economico dell’Africa da parte delle multinazionali e dell’alta finanza, del sostegno a regimi dittatoriali incapaci e corrotti, del crescente estremismo e terrorismo islamico, delle primavere arabe (in Libia come in Siria) e degli interventi “democratici” militari USA che hanno solo aggravato la situazione di instabilità politica e sociale, e, infine, della completa assenza di questa Europa dei banchieri e dei burocrati che pensa solo a tutelare i “poteri forti”.
Ma il vero problema storico è stata la decolonizzazione forzata dell’Africa, con l’Europa che ha abbandonato quei popoli a se stessi. Nazioni arabe ed africane, frettolosamente, disegnate da “squadra e compasso” (in senso sia geografico che massonico) dove non si è minimamente tenuto conto delle stratificate e millenarie differenze etniche, religiose e tribali e della atavica, quanto oggettiva ed evidente, incapacità di questi popoli di organizzarsi, governarsi e sfruttare la loro terra che, è giusto ribadirlo, è ricchissima di risorse naturali e materie prime.
Per essere ancor più chiari (anche se “politicamente scorretti”): l’Italia e l’Europa non sono terre di immigrazione ma Civiltà di colonizzatori. I popoli africani stavano sicuramente meglio (se volente meno peggio) sotto i regimi coloniali europei. Non dovrebbero essere, quindi, gli immigrati disperati ad “invadere” la nostra patria ma dovremmo essere noi ad andare (tornare) da loro, portando non solo aiuti umanitari e materiali (soldi che finiscono quasi sempre per arricchire pochi ras locali), ma cultura, istruzione e lavoro, ordine e disciplina, per renderli realmente consapevoli e finalmente autonomi ma ci vorranno decenni.
Intanto, è giusto, doveroso e sacrosanto piangere, pregare e salvare chi sta annegando nel “Mare Nostrum” ma: non facciamoci fregare da chi, approfittando di questa emergenza, strumentalizzandola politicamente, vuole minare, ancor di più la nostra sicurezza e la nostra identità di popolo e di nazione, spalancando le porte all’immigrazione extra-europea e regalando la nostra cittadinanza a degli “sconosciuti” che non appartengono alla nostra storia, alla nostra cultura ed alla nostra civiltà bianca, latino-germanica e cristiana.
Noi amiamo il nostro prossimo ma anche la giustizia e la verità!
 

Comitato DESTRA PER MILANO per l’Europa dei Popoli

http://destrapermilano.blogspot.it/
https://www.facebook.com/DestraPerMilano

Nel prossimo articolo - un ritratto diverso della Ministra Cecile Kyenge


martedì 24 settembre 2013

IL MONDO NORMALE CHE VI AUGURO

" IL MONDO NORMALE CHE VI AUGURO "

Dott. Giuseppe Torcivia
( Un inedito di Enzo Biagi )
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Con questo inedito di Biagi tratto dal libro " Voglia di cambiare " di Salvatore Giannella (Ed. Chiarelettere) rendo omaggio ad un grande giornalista. In esso troviamo amare riflessioni, parole di condanna contro l'intolleranza,il trasformismo, il pressapochismo, il favoritismo. Parole anche di incitamento, quelle di Biagi e anche di speranza per il nostro Paese, per l'Europa, per i popoli della terra che stanno attraversando momenti difficili.


Biagi è stato un testimonial. Uno dei migliori, semplice, chiaro e diretto che si è conquistato l'affetto di milioni di telespettatori e di lettori.
°°°°°°°°°°°°
Io mi auguro che l'Italia possa finalmente diventare un Paese normale, un Paese in cui sia abolita la doppiezza. Io sono dalla parte di Cesare Zavattini che diceva: " Con buongiorno, intendo buongiorno e basta ".
Un Paese dove funzionano scuole e ospedali: entrare in corsia e vedere che c'è scritta "Solventi", cioè quelli che pagano, e quelli che non pagano, mi pare poco bello. Un Paese dove i treni e aerei arrivino in orario, perchè la puntualità non è mica una prerogativa fascista. Con una politica normale, che (oltre a non ammettere l'intolleranza e la paura per l'altro) non contempli il trasformismo: vedere della gente che non cambia neanche gabbana perchè ha un corredino dove ci sono tutte le giacche che vanno di moda in quel momento è uno spettacolo da cancellare. 
Con un giornalismo che torni a consumare la suola delle scarpe, guidato da quel sentimento potente che è la curiosità, e dalle chiare tendenze ma sempre dalla buona fede e attento al lato umano.
Un Paese normale dove non si interpellino i divi della televisione per conoscere il loro parere su qualsiasi argomento, dalla solitudine dell'uomo all'allevamento dei canarini.
E' normale un Paese dove non ci sia l'emergenza come a Napoli o in Sicilia, dove la paura "marca" persino le arterie (come mi hanno detto una volta i medici che effettuano le autopsie).
Un Paese normale è un Paese in cui l'unico punto di riferimento non è la geografia con i suoi confini, MA LA LEGGE UGUALE PER TUTTI. "La rovina dell'Impero romano" scrisse inutilmente Ranuccio Bianchi Bandinelli "fu facilitata dal clientelismo amministrativo e dal caos delle leggi e non dalle orge del Satyricon ". Ma chi studia la storia?
E' normale il Paese che aiuta quelli ai quali la natura e la politica hanno dato meno. Un Paese normale è quello in cui gli aiuti non si danno per beneficenza, grazie alle collette per soccorrere chi è colpito da sciagure, ma si prevedono con il bilancio dello Stato, con voci apposite.
Un Paese normale è quello del quale non emigrano più i giovani migliori perché non trovano un lavoro retribuito dignitosamente. E' quello in cui non c'è spazio per il grande tormento di oggi, che è l'apparire. Un'ossessione: chi non entra nello spettacolo ha la sensazione di essere escluso dalla vita.
Un Paese normale è quello in cui per stare a galla, per affermarsi, non bisogna più far parte del gruppo, avere il sostegno della corporazione.
UN PAESE NORMALE E' QUELLO IN CUI NESSUN BAMBINO SIA PRIVO DI CIBO E CURE.
Ho incontrato in Romania i piccoli che vivono nelle fognature, come i topi, per sfruttare i tubi di riscaldamento.
Un Paese normale, un'Europa normale, un mondo normale, è quello in cui i bambini finiscono le loro giornate in un lettino, con le lenzuola che profumano di pulito.

mercoledì 4 settembre 2013

Mai più guerra - una giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria


CITTA' DEL VATICANO -

«Invito a unirsi a questa iniziativa, nel modo che riterranno più opportuno - ha detto il Pontefice - i fratelli cristiani non cattolici e gli appartenenti alle altre religioni». «Il 7 settembre in Piazza San Pietro - ha proseguito -, qui, dalle ore 19 alle ore 24, ci riuniremo in preghiera in spirito di penitenza per invocare da Dio questo grande dono per la amata nazione siriana». «L'umanità - ha aggiunto il Papa - ha bisogno di vede gesti di pace».

«C'è un giudizio di Dio che è anche un giudizio della storia sulle nostre azioni, a cui non si può sfuggire» ha detto papa Francesco. «In questi giorni - ha detto il Papa - il mio cuore è profondamente ferito da quello che sta accadendo in Siria e angosciato dai drammatici sviluppi che si prospettano». «Rivolgo un appello per la pace - ha proseguito - un appello che viene dall'intimo di me stesso». «Non è la cultura dello scontro, la cultura del confitto - ha aggiunto - quella che costruisce la convivenza nei popoli e tra i popoli, ma la cultura dell'incontro, la cultura del dialogo, questa è l'unica strada della pace». «Il grido della pace si levi alto - ha detto ancora il Pontefice - e tutti ripongano le armi e si lascino guidare dall'anelito di pace».

«Non è mai l'uso della violenza che porta la pace: la guerra chiama guerra, la violenza chiama violenza» ha detto il Papa all'Angelus, invitando le parti in conflitto in Siria a «non chiudersi nei propri interessi» ma a «intraprendere con coraggio e decisione la via dell'incontro e del negoziato, superando la cieca contrapposizione».
«Mai più guerra». Papa Francesco all'Angelus fa un appello sulla situazione in Siria. «La comunità internazionale agisca sulla base del dialogo». E ancora: «Il grido della pace - ha detto - si levi alto perché tutti rimpongano le armi e si lascino guidare da un anelito di pace, per questo ho deciso di indire per tutta la Chiesa il 7 settembre prossimo, vigilia della ricorrenza della Natività di Maria regina, una giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero».
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Mi rivolgo a tutti i Cavalieri dell'Ordine Teutonico Dinastico di accogliere l'invito di Papa Francesco il 7 settembre prossimo una giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero

 SAIR Principe Paolo Francesco Barbaccia Viscardi degli Hohenstaufen di Svevia, 
il Gran Maestro

mercoledì 28 agosto 2013

Viva la Moralità Cristiana!

 Viva la Moralità Cristiana e difensori del principio di Famiglia e della PATRIA  ITALICA !


Attenzione: questo Blog è aperto solamente ai fedeli della patria Italia e ai difensori della COSTITUZIONE ITALIANA.
E' chiuso ai politicanti di questa Repubblica che l'hanno  infangato e malfamato, come pure a coloro che ci speculano con i valori democratici.
E' aperto agli Uomini e Donne di Moralità Cristiana e ai difensori del principio di Famiglia e della PATRIA  ITALICA !

lunedì 26 agosto 2013

“Neo Democrazia Sociale” risponde a “La voce della Toscana”


Posted on 26/08/2013

Nuovo commento per: La cittadinanza italiana a chi nasce in Italia (ius soli).
Paolo Francesco Barbaccia Viscardi di “La voce della Toscana” ci scrive:
Egregio signor Domenico Cammarano,
lei nel suo commento non mi sta dicendo nulla che io non abbia già sentito da anni e la vecchia filastrocca della sinistra radicale Massonica che ha svenduto l’Italia ai nemici di sempre.
Basterebbe ricordare la storia sino alla seconda guerra mondiale, Ma questo alla sinistra non interessa.
La sinistra vuole vincere le elezione e sa bene che i voti degli italiani non li avrà e punta su gli stranieri.
Bene io dico che noi cosi detti italiani sarebbe l’ora di fare ragionare la nostra testa primo.
Non dobbiamo ascoltare i politici sia di destra che di sinistra e domandarci se è questa l’Europa che vogliamo: un Europa Bancaria di usurai speculatori o una EUROPA DI POPOLI?
Se il popolo Italiano è Sovrano e cosi detto Democratico?
Ci vuole un Referendum per rimanere o no in Europa – basta vedere come frena la Polonia ad introdurre l’euro in circolazione.
Per quando riguarda la CITTADINANZA agli stranieri ritengo che sia giusto per quei cittadini stranieri regolari che hanno lavoro e una casa per farli vivere dignitosamente come dice la nostra COSTITUZIONE, ma questa politica di questa strana Europa sta schiavizzando milioni di cittadini che ci hanno creduto a un futuro di popoli europei uniti senza mai più GUERRE.
Ma non è cosi poiché questa e la terza guerra mondiale per ora solo monetaria e speriamo che rimanga solo monetaria.
CITTADINANZA agli stranieri, ripeto, giusta per i regolari e non bisogna fare come gli struzzi quadrando l’America, Argentina ecc. bisogna andare a verificare molto più profondamente.
E poi vorrei dire a noi cosi detti italiani: se diamo ragione agli stranieri che sostengono che noi italiani siamo RAZZISTI e a questo non ci ribelliamo, vuol dire che quel italiano dentro di se è veramente razzista pericoloso per la società e va curato al livello PSICOLOGICO come andrebbero curati tantissimi giornalisti di TG. e di tutto Mass Media poiché sono loro che aiutato ulteriormente ad avvelenare la vita degli italiani come pure quello degli stranieri. Sono loro giornalisti venduti alle multinazionali e fanno di tutto ad indurci a uno scontro tra etnie.
Per finire in questa ITALIA manca la riapertura dei manicomi per metterci quegli Uomini o Donne che fanno violenza gratuita tra le mura domestiche o fuori e quei giornalisti che si mettano al posto dei Giudici distruggendo per sempre la dignità delle persone – questi sono MALATI E VANNO INTERNATI.

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RISPOSTA della Redazione di “NEODEMOCRAZIA SOCIALE”.
Egregio signor P. F. Barbaccia Viscardi,

Lei in poche righe mi solleva dieci problemi, ma cercherò di risponderle per chiarezza e per cogliere l’occasione di puntualizzare la posizione del nostro Comitato di “Neodemocraziasociale” . In primo luogo noi siamo nati da pochi mesi come libera espressione della “democrazia di base”, cioè cittadini comuni, che nulla hanno a che fare con la politica del Palazzo e con altri poteri occulti come le Massonerie finanziarie e le lobby che governano l’economia internazionale; a tal proposito legga il mio articolo sul Finanzcapitalismo, pubblicato sul nostro blog, su OK Notizie e su Agorà vox.
La nostra collocazione politica è “essenzialmente” di sinistra, ma non ha nulla a che vedere con il vecchio e il nuovo comunismo, né con gli attuali partiti e movimenti politici presenti dentro e fuori dal parlamento, pur consapevoli che si fa onesta politica dialogando con tutti ed evitando di affibbiare etichette di comodo ai nostri interlocutori , solo per il piacere della contrapposizione piuttosto che quello della ricerca degli ideali comuni per costruire qualcosa di buono per tutti! Gli scontri ideologici servivano solo ai politicanti per fare campagne elettorali, per poi allearsi proprio con i loro acerrimi avversari pur di spartirsi la torta del potere.
Per noi “Sinistra e Destra” politica, partendo dalla  lezione di N. Bobbio , che giustamente sottolineò che dalla caduta della cosiddetta “prima repubblica”, non hanno il più senso ideologico che hanno avuto dalla rivoluzione francese in poi, fino agli anni novanta del Novecento. Per destra , ancora oggi, definiamo quell’ideologia e quei programmi politici che partendo dalla costatazione di fatto che esistono diseguaglianze economiche e sociali   in ogni popolazione, tendono a conservare quel solco che divide tra coloro che non possiedono il necessario per una dignitosa esistenza e gli altri che rigurgitano del superfluo, non sempre onestamente guadagnato, e tendono a conservare i loro privilegi, gestendo il potere, abbindolando la massa dei diseredati con promesse populiste che concedono direttamente 100  per   poi togliere indirettamente 200!
Per “sinistra” ancora oggi definiamo quell’ideologia che alle notevoli differenze economiche e sociali tende, con politiche diverse che non sempre condividiamo, a colmare almeno in parte le differenze sostenendo lo Stato-sociale e  la solidarietà tra i ceti sociali e i cittadini, con una corretta gestione della sanità pubblica, della scuola pubblica, delle risorse ambientali, economiche e finanziarie. Costatare che la sinistra non è stata in grado di assolvere a questo compito, anzi in alcuni casi è stata complice dei governi di centro-destra sposando politiche neolilerali che nulla hanno a che vedere con la socialdemocrazia, è un dato di fatto che ci ha sollecitato a rimarcare le finalità dello Stato – sociale e delle libertà individuali mai a discapito degli altri e, quindi, ci ha condotti a distinguerci dalle varie formazioni politiche della sinistra italiana, escludendo che il berlusconismo e altre forme tradizionali della destra italiana possano far di meglio sul piano teorico e pratico.
In quanto all’Europa dei Popoli, dell’opportunità o meno di rimanere nell’U.E., con la sua politica monetaria ed economica, è un altro grave problema che ereditiamo dai governi di centro-destra e centro-sinistra degli ultimi vent’anni e che non possiamo risolvere con cavolate come quelle proposte da Berlusconi in campagna elettorale o da Grillo negli ultimi tempi! Che fine farebbe la nostra economia indebitata  fino alle prossime due generazioni ( ricordo che ogni bambino che nasce ha sulla testa già un debito di più di 20.000 euro) grazie alle politiche balorde dalla destra alla sinistra italiana? Ritornare , oggi, alla lira farebbe diminuire i nostri debiti? Lei od altri, con cognizioni di causa, potrebbero sostenerlo e dimostrarlo? Io penso che, purtroppo, bisogna sempre fare i conti con ciò che si eredita e che noi abbiamo avvallato per anni, prima di emettere sentenze e proporre come facilmente realizzabile le cavolate populiste di vecchie nuovi “strillozzi” e burattinai collusi con il potere finanziario mondiale. E per dirla SECONDO IL NOSTRO PENSIERO, dovremmo prima insegnare a tutti che si vive con quello che si produce, e tagliare definitivamente con la politica dei debiti che riguarda tutti : dalla famiglia allo Stato; poi dovremmo ridistribuire meglio le nostre risorse per non vedere annegare definitivamente quei soggetti che già  vivono nella disperazione. Ma Lei ritiene che questo possa realizzarsi con un referendum? Francamente ho dei grossi dubbi e preoccupazioni per gli esiti.
In relazione al “ius soli” agli stranieri, le confermo testualmente quello che ho già sostenuto a chiare lettere con estrema convinzione, dove il discorso  che i voti degli stranieri con cittadinanza italiana, possano favorire la sinistra, mi sembra irrilevante, pretestuoso e comunque non pertinente con la questione in sé, dove come ci ha insegnato il filosofo dei filosofi E. Kant, si agisce  moralmente solo quando ci lasciamo guidare dalla ragione e non da fini secondari e motivazioni individuali.
Riguardo al fenomeno del razzismo in Italia, è un dato di fatto: un schiera seppur limitata di imbecilli agiscono dentro e fuori agli Stadi, alimentati dalle “belle” iniziative di alcuni signori della Lega Nord e dall’idiozia ovunque presente in  ogni regione italiana.
In ultimo, per tutti i violenti e in modo particolare per i F.O.P (femminicidio, omofobia e pedofilia) ‘ lasciando stare i manicomi, dico e sottolineo che occorre prevenzione, controlli con migliori risorse , e leggi che assicurino al carcere i colpevoli, sperando che i giudici come quelli che hanno messo in libertà lo stupratore della tredicenne vengono impiegati per altre funzioni ; ma senza un impegno deciso e costante da parte di tutti io , Lei e tanti altri perdiamo solo tempo in inutili esercitazioni letterarie, senza che nulla possa modificarsi concretamente.
Per la Neodemocrazia sociale ed integrale.                            Domenico   Cammarano

mercoledì 21 agosto 2013

ITALIA-pride

"ITALIA-pride"
Paolo Francesco Barbaccia Viscardi

Credevo di essere un cittadino italiano… ma non so più chi sono...e in quale paese vivo...

Eccellentissimo Presidente della Repubblica e custode della Costituzione di uno Stato Sovrano,

Mi perdoni, se qualcosa mi sfugge, ma sono un semplice cittadino di questo Stato chiamato “Repubblica Italiana”.

Eccellentissimo Presidente,

La ministra Cecile Kyenge ha dato e sta dando agli italiani di “razzisti” intendendo anche di cambiare la legge Bossi-Fini, mentre gli italiani stanno subendo l’invasione continua e disastrosa per tutti (compreso gli immigrati stessi) di clandestini che sbarcano sulle coste italiane.

Abbiamo letto su Mass Media che l’ex Ministra Svedese Nyamko Sabuni, difendendo la collega - ministra italiana, definisce  l'Italia come “un paese razzista e becero”.

Eccellentissimo Presidente,

Lei non ha speso una parola per difendere la nostra “italianità”: forse Lei è d’accordo con questa definizione dell’Italia pronunciata dalla bocca delle persone pubbliche?

Mi ritenevo un cittadino del Mondo, ma dopo aver sentito questi continui insulti verso l’Italia e gli italiani che incoraggiano ulteriormente persone di colore nero che già vivono sul territorio italiano, senza voler integrarsi, facendo le loro comunità, a comportamenti sfidanti alimentando un “razzismo” al contrario, ho voluto ribellarmi.

Vediamo altrettanto una presa di posizione da “moralista” del Presidente della Camera Laura Boldrini che sta facendo la campagna ipocrita contro il così detto sfruttamento del corpo femminile, puntando il dito contro lo show di “Miss Italia”, e oggi perfino contro i camionisti e le loro scelte di tappezzare l’interno delle cabine con delle immagini delle donne svestite.

Chi lo dice !?

Quella che sostiene  i gay-pride dove oltre a mostrare “l’orgoglio omosessuale”, si mostra la scostumatezza incivile che mai avremmo potuto immaginare di vedere e far vedere ai nostri figli e nipoti. Da questo punto di vista ammiro il Presidente Putin e la politica russa che impedisce la propaganda di omosessualità, ritenendola un’induzione dei giovani alle scelte che non sono ancora maturi di affrontare. Attenzione! Non combattono gli omosessuali e la loro vita privata, ma la PROPAGANDA di omosessualità.

Eccellentissimo Presidente,

volevo spezzare una lancia a favore degli italiani.

Oggi si parla di vivere in democrazia, ma in verità non lo è affatto.

I politici venduti alle multi-nazionali sono afflitti da una vera e propria “cleptomania”: si capisce che hanno sviluppato un sistema del derubare il popolo quasi perfetto, mentre il popolo stesso viene  punito per essere povero perché non pagato dallo Stato e perché impossibilitato di pagare  in tempo lo Stato ingordo.

Un altro piccolo dettaglio: perché “perseguitare” gli italiani che non chiedono o non danno gli scontrini? A che cosa servono gli scontrini in Italia? I politici spesso portano gli esempi della regolarità di emissione degli scontrini negli altri paesi. Sì, dove gli scontrini si possa scalare  e addirittura essere aiutato dallo Stato perché persone povere vivano in modo dignitoso. Quale aiuto e quale agevolazione ispira gli italiani a chiedere e a fare gli scontrini? Un ulteriore spreco di carta e una fonte di insudiciare l’ambiente dagli essi.

RIPETO che l’Italia che “fa parte” dell’Europa viene penalizzata continuamente. Ma che cos’è l’EUROPA se non una banca dei pochi usurai che sfrutta milioni di europei, indebitati e messi alla fame in modo artificiale e ormai troppo evidente?

Come finirà tutto questo? Che svolta avremo?
Lei, Presidente che ha fatto l’ultima Guerra Mondiale, mi saprà rispondere?

Paolo Francesco Barbaccia Viscardi


giovedì 1 agosto 2013

Italiani - razzisti?

"Italiani - razzisti?"
Paolo Francesco Barbaccia Viscardi


Il presidente della Camera Laura Boldrini forse avrà visto troppi film americani - di quel Paese chiamato "Tempio della Democrazia".
Però non c'è stato un paese al mondo che non ha assaggiato le loro "pillole" amare.
Parliamo invece d'Italia e degli italiani.
Sono nato dopo guerra. Dalla Sicilia immigrammo in Toscana negli anni 50'. Quando siamo arrivati in Toscana siamo stati accolti con un sorriso da alcune persone, però la maggior parte era restia e lo è ancor oggi ad accettare un forestiere anche grazie ad una campagna giornalistica italiana denigratoria. Addirittura, anche nella scuola che frequentavo gli insegnanti non nascondevano un certo disprezzo, tenendoci noi, figli degli immigrati, ad una certa distanza.
Noi, ragazzi, per frequentare la scuola d'obbligo, facevamo 12 chilometri al giorno a piedi andata e ritorno. Entrando in classe la nostra insegnante iniziava ad  aprire le finestre, lamentandosi dell'aria di Sicilia.
Malgrado tutto non posso dire che quello era una manifestazione di razzismo: noi eravamo una minaccia per il loro benessere - i toscani semplicemente vedevano portati via dagli immigrati "terroni" i loro terreni, i loro posti di lavoro - il loro pane.
Oggi è vergognoso rimproverare gli italiani di poca ospitalità o di razzismo: c'è poco lavoro per noi, mentre non cessa il flusso di immigrati dall'Africa. E con la scusa delle leggi europei "buoniste", siamo esposti ad un pericolo di destabilizzazione sociale e di disordine pubblico, sopratutto quando gli italiani sempre più spesso si vedono additati e incolpati di razzismo anche da parte degli ospiti (sopratutto se l'ospite ha pelle scura e tanta arroganza - non riesco a dimenticare un individuo del centro di accoglienza a Lampedusa che si lamentava degli italiani che gli davano ogni giorno la pasta!!!! "maccheroni, maccheroni" ripeteva scontento davanti alle telecamere).
Anzi, sono testimone di due episodi: quando durante la pattuglia le forze dell'ordine hanno dovuto rilasciare 3 persone di colore "nero" fermate per il controllo di documenti, mentre queste si sono scagliate contro gridando "razzisti, razzisti"; ed un'altra volta io sono stato scaraventato contro il banco all'interno della COOP perchè volevano passare e mi sono passati avanti 3 giovani africani.
Onorevole Ministra Cécile Kyenge! Magari tutti loro fossero educati e moderati nei comportamenti come Lei - se anche in toscana si dice "acqua  cheta distrugge i ponti" - non credo alla Sua apparente "sincerità".
QUESTA NON E' UNA TERRA DA CONQUISTA - qui si vive da secoli  - mentre l'Europa ci fa scivolare le leggi che menano la nostra identità.
Lei dice di essere fiera della Sua italianità acquisita!
Pure noi, italiani, da sempre ne siamo fieri della nostra italianità millenaria.
Ma i signori immigrati dei tempi moderni ci stanno derubando di ogni dignità di essere italiano con il benestare dei nostri politici e con l'aiuto di questa finta Europa, accusandoci di razzismo e di omofobia, avviandoci verso una loro nuova "cultura", inammissibile per tanti.
Chiedo alle due onorevoli, visto che accentuate l'interesse sui "finti" problemi, invece di occuparvi delle vere difficoltà da superare per il paese: Scrivete un manuale del nuovo "bon tone" per gli italiani  per "evitare" di essere loro etichettati come razzisti e omofobi (in poche parole come dobbiamo rassegnarci definitivamente per essere presi per i fondelli in modo indolore) Mentre, la Presidente Boldrini dovrebbe dimettersi perchè  continua a fare politica a favore della sua corrente politica, dimenticando di imparzialità, e dei veri problemi dell'Italia. Lei è una della "lobby" che continua ad esercitare il suo credo politico sulla poltrona che glielo vieta a fare.

Sono Paolo Francesco Barbaccia Viscardi e non ho paura di affrontare nè voi, nè lo Stato intero, nè il carcere che sono pieni.

NOTA.
Attenzione, popoli della "finta" Europa: questa non è un'Europa che ci hanno promesso, ma una specie di tandem della lobby massonica delle multinazionali, delle banche che tentano a schiacciare coloro che hanno già pagato le tasse, riducendoli alla povertà assoluta - nemmeno l'ORTO fra poco sarà legittimo a fare.
 
Europa quale...? il Razzismo? non, noi, italiani, ma è una scusa, una sfida, ce l'hanno loro le persone di colore nero... l'Europa? perché no è intervenuta quando chiudeva le proprie porte agli clandestini fuggiti dai centri di accoglienza di Lampedusa  delle Puglie? Non possono rimanere in Italia tutte le persone che ci sbarcano a Lampedusa in continuo... ricordatevi la profezia di NOSTRADAMUS: quando l'Italia sarà invasa dalle persone di colore nero - sarà la TERZA GUERRA MONDIALE!
Questo è il messaggio che mando alla minsitra dell'Integrazione Cecile Kyenge


Sì - all'Europa dei popoli!
No - all'Europa delle banche e delle massonerie!

lunedì 8 luglio 2013

APOCALISSE MORALE

"APOCALISSE MORALE"
Dott. Giuseppe Torcivia

L'anno scorso la TV, la radio ed i giornali ci hanno riempito di paure sulla fine del mondo.
Non ci accorgiamo che la fine del mondo è iniziata già da tempo: poche certezze, scomparsa la serenità, focolai di guerra in Medioriente, guerriglie, conflitti sociali un po' ovunque, minacciose armi chimiche, atti terroristici, un'economia impazzita che produce milioni di poveri, disoccupati, sbandati e disperati.
Siamo alla fine per i comportamenti spregiudicati, incoscienti e inumani degli uomini.
Secondo Padre TIKHON ( Patriarca d'Ucraina ) "L'Apocalisse arriverà, ma sarà provocata dal declino morale dell'umanità".
Il declino morale avanza impetuosamente e minacciosamente anche nella nostra Italia.
L'Italia non è più un Paese tranquillo per vecchi, per giovani, per maschi o femmine semplicemente non è più un Paese !
Non è il Paese che i giovani e i meno giovani hanno conosciuto e di cui hanno tanta nostalgia.
I conflitti hanno preso il posto dei dialoghi, le falsità della realtà, la corsa tra la disperazione e la speranza continua e se non si ferma finiremo nel baratro.
L'attuale crisi delle coscienze è ancora più grave di quella economica.
Alla disperazione della gente c'è un silenzio assordante e preoccupante. La fredda indifferenza alle sofferenze della popolazione, "la mala pianta della corruzione", la mancanza del senso di giustizia, l'invidia, l'odio sociale ci condurranno tutti sull'orlo dell'abisso.
La maggior colpa è da attribuire ai responsabili della cosa pubblica, ai loro errori, al loro egoismo, alla loro incoscienza.
" POVERA PATRIA ! schiacciata dagli abusi del potere di gente infame che non sa cos'è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che fanno e tutto gli appartiene. Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni !!! ( Tratto da " Povera Patria " di F. Battiato 1991).
Siamo una società malata economicamente, moralmente, socialmente perché sono scomparsi lo spirito di fratellanza e l'etica sconfitti da un forte individualismo, egoismo, menefreghismo sfrenato.
Secondo un rapporto del CENSIS: "Una società senz'anima che sceglie sul web leader senza volto".
 Secondo  il sociologo FERRAROTTI: " Siamo una folla solitaria........che vive tra "compro oro", tatuaggi e videopoker completamente eterodiretta da venti anni di bombardamento televisivo, la cui funzione è completamente passiva, non necessita elaborazione, ma passa sopra alle persone fino a modellarle, a deformarle e distruggere ogni capacità di critica e quindi di scegliere i propri rappresentanti".
Hanno vinto, credono di avere vinto, quelli che parlano solo alle pance delle persone e non al cuore.
Oggi nelle menti di molti albergano di più gli affari, i calcoli, il denaro, l'idolatria del corpo e dell'estetica, il successo, l'apparire che hanno reso le persone sempre più insoddisfatte e più tormentate.
Non si vedono molti uomini che riescono di nuovo a parlarsi, confrontarsi e guardarsi negli occhi, stringersi le mani che si abbracciano con le loro idee, i loro sogni e le grandi speranze.
Non si comprende che per uscire da questa crisi ognuno deve fare la propria parte e i tempi saranno più veloci con l'impegno di tutti.
In quel che si fa occorre mettere entusiasmo, passione, amore che è "il pane della vita".
La mancanza di amore, di solidarietà, l'emarginazione, l'indifferenza stanno distruggendo lentamente il Paese, reso sempre più profondo il divario tra ricchi e poveri, inaridito, incattivito e intristito un popolo il più geniale, il più accogliente e il più allegro del mondo.
 Basta autodistruggerci. Basta continuare a correre verso il vuoto possiamo fermare ancora la corsa verso "l'Apocalisse morale".
"Restiamo umani". L'uomo può essere umano, dobbiamo crederci, altrimenti saremo spazzati via tutti a causa delle nostre debolezze, delle nostre paure, dei nostri errori e delle nostre illusioni.
"L'EMARGINAZIONE E LA POVERTA' NON SONO FATALITA'
MA IL PRODOTTO DI INGIUSTIZIE PRECISE E SCELTE POLITICHE "
( DON ANDREA GALLO )