lunedì 28 maggio 2012

SOLITUDINE. DELUSIONE. AMAREZZA.


" SOLITUDINE.  DELUSIONE.  AMAREZZA. "

Dott. Giuseppe Torcivia

Guardandoci intorno ci accorgiamo che mancano quelle figure che ci davano sicurezza, figure eroiche e nobili che hanno sconfitto il fascismo, ricostruito l'Italia, combattuto il terrorismo, lo stragismo che hanno cercato di debellare organizzazioni criminali sacrificando la propria vita.
Oggi tutti ci sentiamo un po' soli. Mancano veri politici, veri uomini pubblici, veri leader.
Molti anni fa la gente aveva più fiducia nelle persone, nei responsabili della cosa pubblica a tutti i livelli istituzionali.
Ci rendiamo conto che siamo più soli, delusi e amareggiati perchè non sappiamo verso chi porre le nostre speranze. Ci accorgiamo che la fiducia ci viene tradita da persone senza scrupoli, da personaggi che ti riempiono di chiacchiere, di programmi, di parole che rimarranno solo parole e non diventeranno mai realtà.
Avvertiamo che poche persone senza valori tengono in mano il nostro destino, la nostra voglia di fare, ci complicano la vita, mortificano e annullano le nostre legittime aspirazioni.
Una grande solitudine, delusione e amarezza pervadono tutti noi.
Sentiamo veramente che ci mancano i veri politici di una volta, personalità forti del Centro, della Sinistra, della Destra, i veri capitani d'industria di una volta, il modo di fare di una volta, la gente di una volta.
Questo mondo forse ha cambiato ciascuno di noi, il nostro modo di capire e vedere le cose, il nostro modo di vivere. Forse tutti noi ci siamo resi più diffidenti, ci siamo induriti e qualche volta anche isolati.
Tutto crolla: l'immagine della politica, l'immagine delle varie istituzioni, l'immagine della Chiesa appaiono appannate.
Ci mancano tanto le certezze, le passioni di milioni di italiani che hanno contribuito a fare grande l'Italia.
Oggi ci sentiamo più che mai soli con le nostre incertezze e le nostre paure.
Assistiamo all'azione di politici senza passione civile e arrendevoli alle lusinghe del potere e che intendono le istituzioni non come servizio ma come luogo di sfruttamento per i propri interessi.
Questa è la triste realtà politica odierna dove sono venuti meno i sogni di un grande Paese. In tempi passati la Politica era rispettata.
Leggo che un onorevole,dopo avere dichiarato che frequenta poco il Parlamento, non si dimette per non perdere l'ottimo appannaggio mensile: deve pagare il mutuo ( 12.000 euro al mese - ha acquistato una casa grande ) e mantenere la Porsche.
Leggo di un  impiegato ( in cassa integrazione ) costretto a fare rinunciare da parte dei due suoi figli gli studi per poter pagare le rate mensili di un mutuo di una piccola casetta. Uomini diversi !!!
Leggo, purtroppo, che un piccolo imprenditore di Pozzuoli si è sparato alla testa dopo aver ricevuto la richiesta di pagamento di una cartella esattoriale di 15.000 euro. Ai suoi cari ha lasciato un biglietto : " LA DIGNITA' VALE PIU' DELLA VITA ".
Oggi alcuni nostri politici sono insensibili alla vergogna che li circonda. Siamo passati dal teatrino della politica, alla presa per i fondelli del popolo italiano da parte di persone dalla faccia di bronzo, insaziabili predoni del bene pubblico.
Leggiamo, con grande amarezza, su tutti i giornali del mondo che l'Italia da un po' di tempo è governata da show-man, cabarettisti, barzellettieri, ballerine, igieniste e da persone senza un mestiere.
Ci indigniamo sapendo che:
Stati Uniti: 309.000.000 di abitanti - 100 senatori - 535 deputati
Italia: 60.000.000 di abitanti - 315 senatori ( più 7 senatori a vita ) - 630 deputati.
Leggiamo, allibiti, che un  boss di una potente e sanguinaria banda criminale è stato seppellito in una delle più famose basiliche di Roma perchè è stato un grande benefattore della Chiesa.
Leggiamo ogni giorno di storie oscure, di misteri che ancora non trovano pace, di tanti punti interrogativi, di episodi sporchi che offendono il pubblico pudore, di trame che provocano il vomito. Il luridume avanza.
 
Don Andrea Gallo recentemente ha dichiarato: " In Vaticano purtroppo non sta succedendo nulla di nuovo. Conferma che il Vaticano è una macchina di potere che ha perso la bussola,cioè il Vangelo. Questa piramide non regge più, si deve tornare a Giovanni XXIII  e al Concilio Vaticano II ".
Eppure ci sono uomini e donne, religiosi, prelati e laici che lottano giorno per giorno per la dignità del mondo, di questo Paese e per la credibilità della Chiesa e perchè : " LA CHIESA NON PUNTI SUI TESORI DELLA TERRA " ( Matteo 6,19 - 21 ).
I grandi mali di questo mondo non sono la povertà di chi non ha nulla ma l'incoscienza, l'indifferenza, l'ingordigia di chi possiede e di chi vuole sempre sempre di più.
"Gli ultimi saranno i primi...."Ma qui gli ultimi che, ogni giorno aumentano sempre di più, rimangono sempre ultimi, stanno lentamente morendo e non arriveranno mai ai primi posti, mai al traguardo e mentre gli italiani hanno soprattutto fame, fame di onestà, di pulizia, di giustizia, di verità.


sabato 12 maggio 2012

" GIOVANI SENZA LAVORO, SENZA FUTURO. UNA SCONFITTA DELLO STATO "


" GIOVANI SENZA LAVORO, SENZA FUTURO.  UNA SCONFITTA DELLO STATO "

Dott. Giuseppe Torcivia
Oggi vedendo molti giovani a "spasso", disoccupati, arrabbiati, sconfortati, rassegnati, frustrati, mi vengono alla mente le parole incise su una lapide posta nell'androne della scuola quando frequentavo le elementari : ".......Giovani voi siete la primavera della vita, voi siete la speranza del futuro....".
Oggi i nostri governanti hanno "cancellato" questi messaggi di speranza e dimenticato i giovani, hanno vanificato la loro speranza e fatica ed i sacrifici delle loro famiglie.
E' triste e doloroso osservarli che oziano per ore dinanzi ai pub, ai bar, ai vari luoghi di ritrovo. La crisi occupazionale offusca ogni loro prospettiva, nega progetti e speranze del domani.
Momenti difficili nella storia ce ne sono sempre stati, ma si è sempre riusciti a risalire. Qui è tutto fermo, bloccato. Solo interventi tampone, provvedimenti "una tantum", progetti progetti, chiacchiere chiacchiere, parole parole.
Più di una generazione ha vissuto e sta vivendo male la propria esistenza; viene negata loro la minima possibilità di vivere una vita normale e tranquilla, solo lavori precari.
Anno dopo anno vengono buttati al vento diplomi, lauree, anni di studi, di sacrifici.
Si lasciano al completo abbandono intelligenze, bravi ricercatori, ottimi studenti, eccellenti diplomati e laureati, bravi artigiani e tecnici, fantasiosi creatori di beni e servizi, artisti.
 
Si buttano alle ortiche passioni, sogni, speranze, progetti, legittime aspettative.
I nostri governanti non comprendono che di fronte alla mancanza di prospettive di futuro si aprono strade pericolose che conducono alla droga, a delinquere, alla rivolta, alla nevrosi, al suicidio.
 
Non si riesce a capire che i giovani, specialmente in questo periodo di crisi, hanno bisogno di uno Stato che li indirizzi, che sia un punto di riferimento forte, un buon padre di famiglia. Uno Stato accorto, lungimirante deve aiutarli, deve capire la loro importanza, deve investire su di loro.
Una classe dirigente che non pensa a loro non è degna di essere definita tale. Non si riesce a comprendere che i giovani sono un bene eccezionale di tutti, un bene immenso una ricchezza del Paese e del mondo.
Senza i giovani l'Italia non ha futuro. Si devono creare le condizioni perché essi possano realizzarsi, costruirsi una vita normale, possano farsi una famiglia, avere dei figli.
Senza famiglie l'Italia è un paese di sole ombre. Senza famiglie che non fanno figli l'Italia è un mondo di vecchi.
 
Governanti di tutti i tempi, ritrovate la bussola del messaggio fraterno, sociale, solidale. Ammettete i vostri grandi errori, i vostri colpevoli ritardi e voltate pagina.
Provvedete con urgenza, con atti e provvedimenti concreti a dare un senso alto alla vostra elezione e una giustificazione accettabile-credibile al vostro mantenimento da parte dei cittadini. Datevi da fare.
Il problema del lavoro dei giovani venga posto fra le priorità del programma di qualsiasi partito e qualsiasi governo.
I giovani chiedono un lavoro dignitoso, un futuro possibilmente nella loro terra, una speranza per la quale tornare a sorridere.
Si diano certezze, sicurezze, si creino situazioni positive.
 
Politici della Destra, della Sinistra, del Centro: rinnovate il modo di fare politica, intraprendete nuove vie, proponete un nuovo e credibile progetto di società altrimenti siamo costretti tutti, ciascuno con la propria fede politica, con grande amarezza, a dare ragione a quanto anni fa affermava Winston Churcill : "Il capitalismo è un'ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo una giusta distribuzione della miseria ".