sabato 30 aprile 2011

Pellegrino per amore sulle strade del mondo


Papa Giovanni Paolo II era ed è un amico non solo dei credenti, ma di tutti.
Gioiamo!


Principe Paolo Francesco Barbaccia Viscardi
degli Hohenstaufen di Svevia,
Gran Maestro dell'Ordine Teutonico della Sovrana Casa di Svevia






Ascoltare l'inno della Beatificazione qui

Inno al Beato Giovanni Paolo II

Rit. Aprite le porte a Cristo!
Non abbiate paura:
spalancate il vostro cuore
all’Amore di Dio.

  1. Testimone di speranza
    per chi attende la salvezza,
    pellegrino per amore
    sulle strade del mondo. Rit.

  2. Vero padre per i giovani
    che inviasti per il mondo,
    sentinelle del mattino,
    segno vivo di speranza. Rit.

  3. Testimone della fede
    che annunciasti con la vita,
    saldo e forte nella prova
    confermasti i tuoi fratelli. Rit.

  4. Insegnasti ad ogni uomo
    la bellezza della vita
    indicando la famiglia
    come segno dell'amore. Rit.

  5. Portatore della pace
    ed araldo di giustizia,
    ti sei fatto tra le genti
    nunzio di misericordia. Rit.

  6. Nel dolore rivelasti
    la potenza della Croce.
    Guida sempre i tuoi fratelli
    sulle strade dell'amore. Rit.

  7. Nella Madre del Signore
    ci indicasti una guida,
    nella sua intercessione
    la potenza della grazia. Rit.

  8. Padre di misericordia,
    Figlio nostro Redentore,
    Santo Spirito d'Amore,
    a te, Trinità, sia gloria. Amen. Rit.


Il materiale dal sito http://www.karol-wojtyla.org/

lunedì 11 aprile 2011

SOGNARE UN PAESE NORMALE

"LA VOCE DELLA TOSCANA"

SOGNARE UN PAESE NORMALE


Dott. Giuseppe Torcivia


Il nostro è un Paese di navigatori, poeti, filosofi, letterati, cantanti, di inventori, di tanta brava gente dal cuore grande, oggi, anche di sognatori. In questo Paese dove tutto è cambiato e "stravolto" penso che le persone siano diventate un pò sognatori. Ecco vedete,cari lettori,in ogni persona c'è sempre un bisogno di sognare quando tutto e tutti ti sono contro, cosa ti rimane da fare altrimenti?

Non è poi vero che le cose più belle, quelle che crediamo siano impossibili o difficili da raggiungere le consideriamo sogni?

Quante volte momenti di nostro scoramento sono scomparsi,svaniti o cancellati da un sogno. Questo può aiutarci a vivere,ci spinge ad andare avanti,ci da carica e speranza.

Se in ciascuno di noi c'è una grande fede,costanza e certezza di essere portatori di qualcosa di veramente buono e nobile, quel sogno lo si farà diventare una meravigliosa realtà.

Quanti sogni nella storia del mondo si sono tradotti in realtà?

Quanti grandi della storia sono stati definiti dei sognatori,innamorati dei loro sogni e matti?

Sognatori e matti che suscitando nei detrattori, nei pessimisti e indifferenti, incredulità e scherno,hanno realizzato cose belle,grandi ed importanti.

I matti e i sognatori pensano e sono convinti che la forza delle idee giuste ed oneste possono prima o poi sconfiggere la sordità di coloro che non vogliono ascoltare.

In un Paese dove si celebrano i 150 anni della sua Unità e si osserva ,con grande stupore e sgomento, che vengono omaggiati e premiati dagli elettori coloro che dimenticano e snobbano un importante evento,una grande storia e soltanto ricordano e celebrano "i territori del Nord"; ai matti e sognatori non rimane che sognare una nuova classe dirigente,un governo compatto,un popolo unito, tutti attorno ad una sola bandiera: il Tricolore italiano.

Ecco fino a che punto può arrivare la follia umana. Sognare per immaginare di vivere una realtà diversa. I matti e sognatori si accontentano di sognare un Paese normale,un Paese dove per andare avanti non bisogna far parte del clan o avere l'aiuto di una determinata associazione,o essere amico del potente di turno.

Sognare un Paese dove il cittadino venga seriamente rispettato,una famiglia possa tranquillamente arrivare alla fine del mese,i poveri vecchietti possano condurre una vita serena e i poveri pensionati non vivano di sussidi o beneficenza, ma di dignitose pensioni;i lavoratori precari non arrivino ad età adulta o pensionabile mantenendo sempre lo status di precario.

Sognare un Paese dove le migliori capacità e intelligenze non siano costrette ad emigrare;dove la cultura e la ricerca vengano valorizzate, sviluppate e finanziate.

Sognare una vera e rapida ricostruzione delle zone colpite dal sisma che assicuri "alle comunità morte assieme al sisma" la rinascita dei loro luoghi di ritrovo del tempo che fu.

Sognare un Paese dove un patrimonio artistico, che tutto il mondo ci invidia,non venga lasciato alla incuria e al degrado; un Paese dove funzionano scuole e ospedali,dove ci sia piena e reciproca collaborazione tra lavoratori e imprenditori;dove i giovani possano avere un lavoro(non precario) e farsi una famiglia.

Un Paese dove tutti possano avere cibo,cure,un tetto sotto il quale vivere; dove chi la pensa in modo diverso non lo si consideri un nemico,e la politica non sia una " lotta di potere tra clan ".

Sognare,come scriveva Enzo Biagi : "un Paese in cui l'unico punto di riferimento non è la geografia con i suoi confini, ma la legge uguale per tutti".

Sognare un Paese dove una stretta di mano ha ancora un suo valore e la parola data un impegno d'onore; dove non si parli più di Nord e Sud,ma solo di Italia; di "polentoni" e "terroni" ,ma solo di Italiani.

Pretendono molto i matti,le persone perbene,i sognatori di questo Paese?

Questi sogni diventeranno realtà?