giovedì 11 dicembre 2008

Rai: la S.Messa la domenica e il mercoledì- la morte in diretta...? pagare per sentirmi offeso?

Qui sotto riportiamo la lettera di un giovane toscano in originale.

Paolo Francesco Barbaccia, promotore del movimento "LA VOCE DELLA TOSCANA"

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Mi chiamo Emanuele e sono il figlio di Fernando, un malato di Sclerosi Laterale Amiotrofica di 59 anni e oggi, 10 dicembre insieme a lui ho visto il servizio del TG2 a firma di G. Masotti nella edizione delle 13.
Nel servizio si raccontava la storia di un malato di S.L.A. inglese, anch'egli di 59 anni, che nel 2006 chiedeva di porre fine alla propria vita e le immagini lo ritraevano mentre lo faceva ripreso da telecamere: un ultimo sorriso, un bacio della moglie, e addio alla vita.

Come figlio di una persona che ha la stessa malattia e che continua la sua lotta quotidiana con immensa dignità mi sento particolarmente offeso dal servizio.
Voglio precisare che mio padre vive grazie ai macchinari che lo nutrono e lo fanno respirare artificialmente e grazie alla voglia di lottare e sconfiggere il male che da sempre lo contraddistingue.
Ritengo che sia disgustoso ed offensivo vedere in diretta la morte assistita di una persona affetta da S.L.A. sia per le numerose vittime di questa orrenda malattia che per i loro familiari, che sono coinvolti e che la combattono quotidianamente.
Pertanto non concepisco il senso del servizio in questione e soprattutto quale scopo si propone di offrire mostrando l'ultimo saluto del malato alla propria moglie e ancor peggio la sospensione del respiratore che lo tiene in vita: con quale coraggio e determinazione i neo affetti da S.L.A. potranno affrontare il decorso assai deprimente di questa malattia? E con quale spirito vivranno i giorni rimasti coloro che ne sono già affetti?
Siamo al punto che per fare ascolti si manda in televisione la morte in diretta? Davvero? Fa audience? Non mi si dica che é colpa della nostra cultura, e che é ciò che vuole la gente.

La RAI rappresenta uno dei pochi servizi (l'unico?) a pagamento dal quale non ci si può sottrarre: e dovrei essere fiero di pagare per sentirmi offeso?

Ancora come fa la Rai a trasmettere la S.Messa la domenica mattina e il mercoledì a trasmettere un servizio nel quale si documenta l'interruzione volontaria della vita, in chiaro contrasto con i principi cristiani?
Si badi bene, che non é la decisione del malato che critico, ma il metodo di dare le notizie in pasto alla gente, senza riserbo e senza preoccuparsi dei destinatari.
Proprio per questo mi sembra giusto sottolineare che il cervello e il cuore sono gli unici organi non colpiti dalla S.L.A. e mio padre, nel pieno delle sue facoltà mentali, dopo aver seguito il servizio ha avuto una comprensibile crisi di pianto, ed é stato subito confortato da noi di famiglia.
Concludo
Capisco (ma non condivido) che spesso si preferisca mandare in onda dei servizi al posto di altri per una sola ragione di effetto sul pubblico, ma se proprio si vuol trattare le problematiche correlate alla S.L.A. meglio sarebbe documentarsi e realizzare un dignitoso e utile servizio sul fatto che la ricerca non procede e non porta risultati concreti, che l'assistenza economica e sociale non è adeguata alla gravità della patologia, che la burocrazia per i pochi servizi riconosciuti si fa di giorno in giorno sempre più complicata.
Emanuele e famiglia

domenica 7 dicembre 2008

PROSELITISMO in Toscana: segno di civiltà o una politica miope degli imprudenti?

Il patriarca di tutte le Russie, Alessio II, capo della potente chiesa ortodossa, è morto senza aver dato un benvenuto al cattolicesimo nel suolo anticamente ortodosso (la parola "ortodosso" letteralmente significa "giusto", "corretto"). E pure sono entrambe fedi cristiane. Bisogna soffermarsi e riflettere profondamente sulle ragioni di questa ostinazione o ottusità che in altro modo potrebbe chiamarsi il vivere secondo i propri principi. Probabilmente il gene russo conserva gli anticorpi con la memoria dei 3 secoli orribili del giogo mongolo-tartaro. La Russia che interagisce con il Mondo intero, volutamente e gelosamente conserva la sua ortodossia. E pure è un territorio vastissimo dove dall'antichità convivono tutte le religioni.
Oggi la politica ufficiale italiana parla della moratoria sulla costruzione delle moschee in Italia. In questi giorni si è sentito un po' di tutto a proposito, e anche che la Toscana è in avanguardia dei territori dove il proselitismo islamico è benaccetto e sostenuto.
Non intendo proclamare degli slogan a proposito, ma credo che debba essere la popolazione che decida, se accettare o meno la costruzione sul proprio territorio dei luoghi di culto diverso da quello storico-tradizionale. In altri parole propongo che ci sia un REFERENDUM in ogni caso della proposta per una nuova moschea o centro culturale islamico.
A proposito dei centri culturali: l'ho sempre detto che centri culturali debbono essere italiani con anche delle persone di altri nazionalità che avranno la possibilità di inserirsi e integrarsi meglio, come altrettanto gli italiani avranno la possibilità di conoscere le persone che vivono e lavorano accanto, scambiandosi delle loro culture e non separandosi. Così diminuisce l'ostilità o timore reciproco - è l'ignoto che fa paura!!!
Ma torniamo all'argomento.
Dunque: un REFERENDUM popolare per ogni nuova moschea!
E adesso vi propongo alcuni riflessioni che sarebbero utili per valutare ogni "pro" e "contro" per continuare ad essere sostenitori o meno di proselitismo.
ISLAM è forte a casa propria, e giustamente cerca di tener uniti e forti i suoi fedeli anche nei lontani paesi, ormai cristiani da secoli. E' una "crociata" al contrario, quella di ISLAM, insediarsi nei paesi ospitanti tramite le leggi e tribunali che consentono ai cittadini o residenti dello Stato laico occidentale di esigere di togliere i Crocifissi dove erano da secoli, o costruire le Moschee dove non vi sono stati mai.
Non affermo che da oggi a domani bisogna aspettare gli atti terroristici in Italia, e sopratutto in Toscana. Ma indubbiamente, sta cambiando la situazione demografica e la composizione percentuale tra gli italiani e non italiani. E sottolineo: tra gli italiani sempre meno credenti e non italiani fortemente credenti.
Toccando anche il lato del terrorismo: vediamo tanti esempi dei kamikadze che muoiano senza indugi nel nome di Allah, ma quanti italiani sono pronti nei giorni pacifici morire per le loro idee in nome della Repubblica o di Cristo? E' evidente uno squilibrio delle emotività spirituali nei comportamenti tra gli italiani e non italiani che bisogna sempre tenerne conto.
Prima di decidere il proprio voto sulla costruzione di una nuova moschea, ogni cittadino del posto deve sapere che il crescente squilibrio della composizione percentuale della popolazione riporterà dei cambiamenti in ecologia relazionali perché sarà eminente una "ripartizione" degli spazi sociali, convivendo insieme con delle realtà e tradizioni diverse da quelli abituali.
Fino ad oggi in Toscana non vi erano gli incidenti rilevanti che possiamo definire come sovversivi di stampo del terrorismo islamico, ma chiudere gli occhi alle realtà del giorno o imitare lo struzzo, o ancor peggio, decidere di costruire le moschee per ottenere i voti nelle elezioni amministrative, sarebbe una vera e propria miopia politica, o nell'ultimo caso, una "prostituzione" elettorale.

Paolo Francesco Barbaccia, promotore del movimento "LA VOCE DELLA TOSCANA"

domenica 2 novembre 2008

“Non era meglio se pagavo l’Ici?” o Patti chiari, amicizia lunga

Riflessione su due punti del Decreto Gelmini.
1.Sembrerebbe che ormai siamo tutti d'accordo che famigerato Decreto Gelmini di riforma, nel senso progressivo e rivoluzionario, abbia ben poco. Anche Umberto Bossi in un'intervista televisiva recente disse:"Non ci sono i soldi".
Allora si suppone che per preparare il Decreto il Governo abbia fatto dei buoni calcoli, prendendo in considerazione anche la crisi economica mondiale in corso. Si sa bene che potrà essere inevitabile la recessione che precede la depressione economica, licenziamenti e disoccupazione di massa. E non solamente nell'ambito scolastico e universitario - qui si prospera una disoccupazione trasversale.
E nessuna manifestazione o sciopero potrebbe cambiare la realtà amara che sembra di essere dietro la porta.
Però, a nostro avviso, c'era un'alterativa per riparare in parte le difficoltà finanziarie nell'ambito dell'istruzione in Italia.
Mi riferisco ad un esempio di una collaborazione straordinaria tra il governo tedesco e la compagnia Volks Wagen in crisi nel 2004. Dopo tante fatiche è stato accordato di salvare dal licenziamento di massa i lavoratori degli stabilimenti per i 10 anni in scambio alla riduzione degli salari, mantenendo la qualità alta del prodotto.
Il nostro attuale governo forse avrebbe dovuto essere più chiaro ed esplicito nel comunicare sulle difficoltà finanziarie ai suoi cittadini al posto di truccare il vero senso del decreto (vi sono, però, dei punti che non mi disgarbano). Qui c'è veramente da ripetere una frase scritta sulla lavagnetta della manifestante - insegnante: "“Non era meglio se pagavo l’Ici?”!" Anche se l'Ici sulla prima casa è una tassa assolutamente anticostituzionale.
2.Mentre il punto che rinfacciano al Governo etichettandolo razzista trattasi delle classe transitorie per i bambini non italiani, in modo più vasto è divenuto una legge in Francia. L'Università per gli stranieri non è una forma di razzismo, ma una possibilità di studiare la lingua, come la classe speciale, non è un ghetto per non italiani, ma una possibilità di apprendere le nozioni elementari, e appena acquisita una discreta conoscenza della lingua di Stato, si passa nelle classi comuni per poter studiare le materie in modo sereno e alla pari con i ragazzi italiani.
Per riassumere un mio breve intervento, suggerirei ai nostri governanti di attenersi ai patti chiari con noi, cittadini, per avere un amicizia più lunga.
Paolo Francesco Barbaccia, promotore del movimento "LA VOCE DELLA TOSCANA"

mercoledì 22 ottobre 2008

"La Voce della Toscana" replica le prime indiscrezioni sulle possibili candidature a sindaco

"La Voce della Toscana" replica quanto appreso dall'articolo
"Elezioni, primi nomi nel Pd. Coccheri e Petri in pista. Nel Pdl spunta la candidatura di Michelotti" di Marco Brogi

Spuntano come funghi i nomi degli aspiranti sindaci. Mancano ancora alcuni mesi alle elezioni amministrative del 2009, ma le grandi manovre in casa dei vari schieramenti politici sono iniziative da un bel po'.
Dopo la fresca candidatura di Paolo Francesco Barbaccia, avanzata dalla "Voce della Toscana", movimento che non si dichiara né di destra, né di sinistra, arrivano le prime indiscrezioni dal Pd. Fuori dei giochi attuale sindaco Luca Rugi, che ha già fatto due legislature e quindi è costretto a passare la mano, la corsa alla candidatura vede protagonista Lucia Coccheri, presidente di Sienaambiente, figura di spicco dell'ex Ds, e Fabio Petri, anch'egli ex diessino, imprenditore, presidente del Consiglio comunale dal 2004. Entrambi sono particolarmente accreditati. Al momento appare leggermente favorita Lucia Coccheri, ma sarà una sfida che si deciderà al fotofinish. Grandi manovre anche in casa di Rifondazione, che deve tuttavia decidere se correre con la lista del centrosinistra o meno. In consiglio comunale Rc è all'opposizione e la sensazione è che il partito di Paolo Ferrero anche stavolta, come accaduto alle ultime amministrative, faccia gara per conto proprio, presentando dunque un suo candidato. Per quanto riguarda invece il Pdl da alcuni giorni circola con una certa insistenza il nome di Francesco Michelotti, di An, capogruppo in consiglio comunale. Venticinquenne, avvocato, è una figura che gode di molta credibilità nella destra provinciale. Alle elezioni comunali del 2004 l'allora Csa delle Libertà aveva presentato un candidato di Forza Italia, Anna Maria Giorli. Stavolta potrebbe toccare a un esponente di Alleanza nazionale il compito di tentare la scalata alla poltrona di sindaco di Poggibonsi. Grande movimento anche sul fronte delle liste civiche. A capo di una di queste, da più parti, viene indicato Alessio Berni, presidente del comitato organizzatore del Pigio e presidente dell'associazione Liberamente. Nelle sedi dei partiti già si fanno le ore piccole per definire strategie, programmi, candidati. La situazione è in divenire. Ancora poche settimane e il quadro sarà più chiaro.
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"La Voce della Toscana" replica quanto appreso dall'articolo "Elezioni, primi nomi nel Pd. Coccheri e Petri in pista. Nel Pdl spunta la candidatura di Michelotti":
I nomi dei candidati sono ancora a livello di indiscrezioni e noi proviamo a commentare quanto appreso dall'articolo.
Nell'ambiente dove viviamo e il modo politico di governare il paese non lascia dubbi che ancora una volta per Poggibonsi nella gara alla poltrona di sindaco vincerà un rappresentante del partito politico.
E per tanto diamo uno sguardo a sinistra e a destra.
Dopo un ritiro della candidatura di Dario Ceccherini, il Pd rimane politicamente poco motivato. E c'è da vedere se la probabile candidata cede un posto prestigioso di Sienaambiente, perché lo dovrebbe cedere per evitare un famoso "conflitto di interessi" che tanto rinfacciano al Presidente Berlusconi, ad esempio.
Si aspetta ancora la candidatura del Rc.
Mentre a destra la candidatura di Michelotti merita un'attenzione. L'unico ostacolo potrebbe essere la giovane età, ma non è da sottovalutare ed è politicamente molto ferrato.
Le previsioni continueranno a fare, e in qualche modo, al momento di fotofinish, potremmo anche azzeccare il nome del futuro sindaco, salvo il caso, se Poggibonsesi non si comportino in modo imprevisto nel dare le loro preferenze.

martedì 21 ottobre 2008

Francesco Barbaccia candidato sindaco

LA NAZIONE
MARTEDI 21 OTTOBRE 2008
X VALDELSA


C'è già il nome del primo candidato a sindaco di Poggibonsi alle elezioni comunali del 2009. Si tratta di Paolo Francesco Barbaccia, poggibonsese da cinquant'anni. A proporlo è "La Voce della Toscana", movimento che si dichiara non schierato né a destra né a sinistra.
Barbaccia ha già un suo programma di massima, tra cui l'apertura di uno sportello gratuito per tutelare da eventuali ingiustizie italiani e stranieri e la disponibilità del sindaco a ricevere i cittadini anche senza appuntamento.
Tra le cose da fare anche alcune modifiche alla viabilità, la liberalizzazione degli orari dei negozi, la riapertura dei bagni pubblici in centro, iniziative per l'inserimento dei cittadini stranieri.

domenica 19 ottobre 2008

Poggibonsi, elezioni: Sindaco "Super Partes" - una democrazia leale al cittadino

Ritirata la candidatura di Ceccherini (il più convincente concorrente) per la "gara" a futuro sindaco di Poggibonsi, visto un certo smarrimento e incertezza nel proporre i ritratti dei candidati, non vediamo perché non debba essere aggiunta un'altra candidatura a quelle già proposte, ed è quella del Movimento "La Voce della Toscana".

Poggibonsese da 50 anni, Paolo Francesco Barbaccia avanza la proposta di candidarsi nelle elezioni del 2009 a sindaco del Comune di Poggibonsi.
IL PROGRAMMA di Barbaccia.
Premessa.
"Meno motivazioni politiche, più realtà umane - Città del cittadino, non dei partiti."
Rinunciare al confronto politico - l'imparzialità a favore della città e i suoi abitanti.
"La Voce della Toscana" non si schiera con le parti politiche, ma si schiera con la ragione a favore della cittadinanza nella difesa dei diritti di ogni abitante di Poggibonsi e della Toscana.
Siamo a vigilare anche contro le imposizioni autorizzate che nuocciano sia alle tasche che all'equilibrio sociale di tutti.

I primi passi da fare sono:
  • disponibilità del sindaco di accogliere ogni cittadino nell'orario dell'apertura degli uffici del Comune anche senza appuntamento
  • apertura sportello per i cittadini e quelli extracomunitari con un giudice di pace (a spese comunali) per difendere loro dalle ingiustizie anche burocratiche
  • rivedere la circolazione stradale e ripristinare il vecchio modello di circolazione lì dove causa ulteriori disaggi e inquinamento, eliminare le aiuole spartitraffico lì dove non servono a migliorare la situazione dello snellimento del traffico
  • liberalizzazione nel gestione orario delle attività commerciali ed altre nel centro storico e non solo
  • revisionare le nuove regole introdotte trattasi del transito e sosta nel centro di Poggibonsi, altrimenti la vita sociale, commerciale e culturale del centro storico va a decadere
  • organizzazione del centro culturale per i cittadini e quelli extracomunitari per il miglioramento della qualità di vita del dopolavoro e l'inserimento e integrazione di non italiani nella società d'accoglienza
  • riaprire i bagni pubblici nel centro
  • trovare una sistemazione per i senza tetto che passano la notte anche nell'ospedale di Campostaggia
  • più controllo per la destinazione dei soldi pubblici agli enti privati, specialmente quelli di gestione dei servizi pubblici
  • ripristinare un servizio gratuito di un mezzo pubblico di trasporto per le procedure medico-curative presso gli enti ospedalieri per i malati gravi e privi di possibilità economiche
  • ecc
Il Movimento "La Voce della Toscana"

sabato 18 ottobre 2008

POGGIBONSI. Dario Ceccherini smentisce. Non si candiderà a sindaco

LA NAZIONE
SABATO 18 OTTOBRE 2008
XIII VALDELSA


DATO DA PIÙ PARTI COME PROSSIMO CANDIDATO A SINDACO DEL PD, L'ATTUALE ASSESSORE DARIO CECHERINI HA SMENTITO I PRONOSTICI, RENDENDO NOTO CHE NON SI CANDIDERA'. MENTRE IL TOTOSINDACO IMPAZZA, SUL NO DI CECCHERINI INTERVIENE IL MOVIMENTO "LA VOCE DELLA TOSCANA".
"l'UNICA RAGIONE PER VOTARE IL CANDIDATO DEL PD, SI LEGGE IN UNA NOTA, CON TUTTI I PRO E I CONTRO, ERA PROPRIO LA PRESENZA DI DARIO CECCHERINI. SI TRATTA DI UNA PERSONA CHE GUARDA LA GENTE NEGLI OCCHI, SA ASCOLTARE E DIALOGARE. IN POCHE PAROLE SA ESSERE UNO DI NOI."

mercoledì 15 ottobre 2008

Poggibonsi, elezioni: Assessore, ci ripensi!

Abbiamo appreso con dispiacere che l'assessore Dario Ceccherini ha ritirato la sua candidatura alla carica di sindaco di Poggibonsi. Speriamo che non sia stato il nostro impatto umoresco a determinare la decisione dell'Assessore. Il nostro era un'osservazione amichevole, una caricatura sdentata.
Ma parlando sul serio e oggettivamente, noi del Movimento "La Voce della Toscana", conoscendo l'Assessore Ceccherini, riteniamo a giorno d'oggi sia l'unica candidatura per poter avere il consenso popolare nella nostra città. A parte, perchè è ancora positivamente vivo un ricordo dell'amministrazione del fratello maggiore, a parte perchè l'Assessore, oltre alle dote professionali, ne ha una, particolarmente indispensabile per un sindaco: guarda la gente negli occhi, sa ascoltarli e dialogare - in poche parole: sa di essere uno di noi.
Il Movimento "La Voce della Toscana" con questo dichiara che l'unica ragione di schierarsi a favore della candidatura del PD è quella che, con tutti "pro" e "contro" alla città di Poggibonsi potrà giovare piu di tutti un Sindaco come Dario Ceccherini (con tutto rispetto verso gli altri candidati sindaco).

ASSESSORE! CI RIPENSI!
Paolo Francesco Barbaccia, promotore del movimento "LA VOCE DELLA TOSCANA"

martedì 7 ottobre 2008

'A fianco dei cittadini' - 5 anni (?!) di governo della città

Sarà un errore di battitura, ma nell'articolo sull'appuntamento pubblico del Sindaco di Poggibonsi Luca Rugi del lunedì 6 ottobre 2008 sono menzionati i suoi 5 anni di governo. Contiamoli insieme gli anni di governo "Rugiano": 5 anni come vice-sindaco nell'epoca di Ceccherini, 5 anni-la prima legislatura, 5 anni-la seconda legislatura! Sarebbero 15 anni dell'era "democratica" di Poggibonsi.
Poi ci è venuto in mente che prima di Rugi il sindaco Ceccherini ha governato per due mandati-altri 5 anni "democratici".
Avrà chiamato un giorno il suo vice e gli avrà detto: ti lascio il mio feudo, ti nomino Reggente finché non crescerà mio fratello-erede della poltrona.
E, beh, gli anni sono volati via in fretta. Ed è giunto il tempo di passare il posto al legittimo erede. In replica all'articolo "Un altro Ceccherini"oltre alle previsioni sul futuro sindaco di Poggibonsi del "Corriere di Siena" abbiamo voluto fare un nostro contributo sull'argomento abbastanza insolito nella repubblica.
Dopo una certa ricerca araldica è venuta fuori la storica nobiltà delle famiglie dei sindaci in rosso Ceccherini e Rugi.
Così vi presentiamo i nostri fumetti a proposito della storia recente sui sindaci di Poggibonsi.



Comunità alloggio protetta. Inaugurazione in via Piave

LA NAZIONE
MARTEDI 7 OTTOBRE 2008
X VALDELSA
Poggibonsi


Sabato, alle 16, in via Piave, sarà inaugurata la prima "Comunità alloggio protetta" della Valdelsa. Si tratta di una struttura di tipo residenziale per l'accoglienza di persone adulte diversamente abili residenti nei cinque comuni valdelsani. Sarà gestita dalla Fondazione Territori Sociali.


sabato 4 ottobre 2008

"Barbaccia: "Per i senzatetto occorre casa di accoglenza"

LA NAZIONE
SABATO 4 OTTOBRE 2008
XV VALDELSA


Realizzare una struttura per i senza tetto della zona, una sorta di "casa di accoglienza o di dormitorio. La proposta porta la firma del promotore del movimento LA VOCE DELLA TOSCANA, Paolo Francesco Barbaccia. "L'obbiettivo - spiega -dovrebbe essere quello di dare un tetto a tutti quelli che non ce l'hanno".

giovedì 2 ottobre 2008

Occhio non vede, cuore non duole? La politica di accoglienza dei senzatetto.

Da qualche parte in Italia i senzatetto disperati fanno irruzione e occupano l'aula consiliare del comune.
I senzatetto che passano la notte all'interno dell'Ospedale di Campostaggia evidentemente non hanno famiglie e sembrano persone rassegnate e non organizzate per gli assalti al comune. Loro si recano all'ospedale puntualmente e vi trovano un posto dove dormire senza essere disturbati. Gli addetti li tollerano e chiudono un occhio. E qui non centra niente cuore che non duole: nell'ospedale sanno bene che i senzatetto non hanno un riparo.
Per ora questa "convivenza" con loro scorre senza incidenti, ma è assolutamente chiaro che la struttura dell'ospedale di Campostaggia non è protetta da qualsiasi "ospite" indesiderato e meno pacifico a differenza di quelli abituali. Fino a oggi non vi è stato nessun incidente particolare che avesse potuto infrangere l'incolumità del personale, dei degenti o dei loro oggetti personali e farmaci, ma tutta l'area dell'ospedale è accessibile per chiunque e a qualsiasi ora anche per quelli eventuali malintenzionati.
Tornando invece al problema, visto che l'ospedale di Campostaggia accoglie i degenti da tutta la Valdelsa e di più, visto che è indispensabile la sicurezza all'interno per tutti, visto che anche i senzatetto hanno bisogno e diritto costituzionale di vivere in condizioni umani, il Movimento "La Voce della Toscana" avanza una proposta a tutti i Comuni della Valdelsa di prendersi la responsabilità a proposito, e oltre all'incremento della sicurezza all'interno dell'Ospedale, che vi sia elaborato un progetto per la degna sistemazione per le persone senzatetto, anche esse spesso malate e anziani. Ad esempio, costruire per loro una "Casa di accoglienza", un dormitorio, una specie di Magione come nei tempi medievali e di dare un rifugio temporaneo e una cura a quelli che non ce l'hanno. Che sia una manifestazione della civiltà verso i cittadini meno fortunati e la protezione a sua volta di quelli che hanno diritto a la loro incolumità.
Paolo Francesco Barbaccia, promotore del movimento "LA VOCE DELLA TOSCANA"

mercoledì 1 ottobre 2008

LA NAZIONE - Disco orario all'ospedale. Annunciato ricorso al TAR






LA NAZIONE
MERCOLEDI 1 OTTOBRE 2008
X VALDELSA
Sull'inroduzione del disco orario nel parcheggi dell'ospedale di Campostaggia e del Pronto Soccorso, misure che stanno provocando polemiche, interviene anche il movimento "La Voce della Toscana", che in una nota diffusa ieri giudica "anticostituzionale e antidemocratico il provvedimento", annunciando un ricorso al TAR.

sabato 27 settembre 2008

Disco orario all'ospedale - un colpo basso del Comune a tutti gli abitanti della Valdelsa

Per quanto malumore ha provocato a Poggibonsi e dintorni la notizia sull'imminente introduzione del disco orario presso il parcheggio dell'Ospedale Campostaggia e del Pronto Soccorso, che se un Assessore-autore di tale proposta li capitasse davanti, avrebbe potuto sentire e risentire l'indignazione e offesa dei cittadini scontenti e arrabbiati.

Fino a quando è possibile di opprimere il proprio cittadino, così magnanimo e paziente con il Comune. Come potrebbe spiegare l'Amministrazione municipale l'introduzione di una regola che sarà conveniente solamente e esclusivamente al Comune, mentre il "popolo sovrano" dovrà subire un ulteriore angheria e tutto questo nel posto dove tutti, sia amministratori che semplici cittadini diventano ugualmente vulnerabili e indifesi. Al limite, il cittadino dovrà avere al meno una scelta, un'alternativa di mettere la macchina o sul parcheggio gratuito, o sul quello a pagamento, ma nessun Comune dovrà infliggere a una persona che si sente già a disaggio per i problemi di salute di stare in ansia per non essere multato.
Con questa ennesima regola antipopolare dell'attuale amministrazione, se mai sarà introdotta, il Comune supererà se stesso nel cercare di autofinanziarsi (è evidente che tutto ciò sia una mera questione di bilancio dovuta anche a tanti sprechi nella gestione) perché è certo fin dall'inizio che vi saranno innumerevoli casi quando o malato, o i parenti, pieni di preoccupazioni riguardanti le situazioni di salute, avranno dimenticato del disco orario e diventeranno una vera i propria preda delle multe. E' un colpo basso del Comune a tutti gli abitanti della Valdelsa perché l'ospedale, mica è un night club dove andare a cercare la sorgente finanziaria per multare la clientela relativamente spensierata e distratta per motivi ben diversi...?
Il Movimento "La Voce Della Toscana" si schiera da parte dei Valdelsani indignati e dichiara che l'introduzione del disco orario presso i parcheggi dell'Ospedale Campostaggia e del Pronto Soccorso nel modo proposto è un atto anticostituzionale e antidemocratico e che farà un ricorso al TAR per abolire o modificare tale norma.

Paolo Francesco Barbaccia, promotore del movimento "LA VOCE DELLA TOSCANA"

MALASANITA' - Scambio di flebo in un reparto dell'Ospedale di Campostaggia


















LA NAZIONE
SABATO 27 SETTEMBRE
2008
VIII CRONACA SIENA
Nota.: la lettera originale è pubblicata
sul post del 25.09.2008, intitolato:
"Cara Infermiera, ti scrivo..." o "Divieto di sbagliare"

giovedì 25 settembre 2008

"Cara Infermiera, ti scrivo..." o "Divieto di sbagliare"

Un estratto dalla lettera aperta della signora appena operata alla colecisti nell'Ospedale di Campostaggia Valdelsa a tutti gli operatori sanitari.

"Oggi durante la trasmissione Forum è stata pronunciata la seguente frase -"ma perché in Italia tutti chiedono subito il risarcimento danni invece di parlare e chiarirsi in modo pacifico e umano?" Vorrei proprio parlarne e chiarire le cose in modo umano.
Per fortuna, nel mio caso un danno non c'è stato, al meno credo.
Ma comincio dall'inizio.
Non ho esitato un attimo di scegliere l'ospedale di Poggibonsi per la mia eventuale operazione. Ho avuto il modo di apprezzare l'ambiente prima e questo luogo mi ha dato fiducia in tutti i sensi.
Però se anche non sono superstiziosa, la data 13 di settembre scelta per l'operazione mi ha suscitato una piccola ansia. Quando ho visto però che mi hanno disegnato la camera numero 17, quel involuto pensiero è tornato a frullare per la testa: "Ma in somma, che cosa mi deve capitare a causa di questi due numeri poco gradevoli?"
Ripeto, non sono superstiziosa, ma quando aspetti di essere chiamata per un intervento chirurgico, per qualche attimo puoi anche cedere davanti alle legittime ansie e paure.
Comunque l'operazione è andata in modo soddisfacente e il futuro prometteva di tornare sereno.
Il giorno dopo l'operazione, la mattina ero a fare le abituali procedure prescritte. L'antibiotico mi è stato già trasfuso, e da mezzora aspettavo che sgocciolasse la seconda flebo per proseguire con la terza in attesa. Il mio sguardo vagava per la stanza. Ogni tanto scambiavo qualche parola con mio marito e con la signora, mia vicina di stanza, rimasta questa mattina stranamente senza trasfusione. Alla domanda posta all'Infermiera a proposito delle flebo per lei, ha ricevuto una risposta-"Per Lei oggi - niente".
Quando il mio sguardo per qualche secondo si è fermato sul flacone capovolto della flebo, all'inizio non ho percepito bene che il 17/1 non fosse il mio numero di letto. Ma quando in seguito, sotto il numero sono riuscita a leggere il cognome capovolto, e non era mio, ma quello della mia vicina di stanza, ancora non credula sono riuscita a pronunciare: "Questa flebo non è mia!" Non erano i miei nemmeno altri 0,5 litri di sostanza che aspettava il suo turno sul mio comodino.
Ho chiamato l'imfermieria, dicendo che mi stanno trasfondendo la flebo altrui.
Cosi pochi minuti dopo tutte e due sostanze si sono traslocate dal mio comodino sul quello della signora F. e nella sua vena.
Abbiamo tutti fatto finta che non fosse successo niente: non c'erano vittime, danni evidenti, conseguenze immediati. E spero che quelle sostanze mimetiche, come le hanno chiamati, non erano nocive per me.
Ma il fatto sempre grave rimane e non lo si può negare: mi hanno somministrato la sostanza non destinata a me.
Quando il terzo giorno non mi hanno fatto l'antibiotico, ma il quarto giorno invece "sì", ho capito che qualcosa non andava. Suppongo che ciò è stato dovuto ad una distrazione, ad una stanchezza di una persona sola che dopo quel giorno non l'ho vista più, come non sono più accadute sorprese spiacevoli.
Non voglio un risarcimento perché spero di non aver subito un danno irreversibile dalla flebo sbagliata, ma dire un'altra volta per quanto è importante di essere estremamente attenti quando si tratta della salute e della vita, lo voglio fare "sì". Altrimenti né indagini, né tribunali, né autopsie non potranno risarcire una vita persa o invalidata.
Segnalando questo sbaglio che poteva essere anche fatale, non ho esitato ad esprimere ai medici anche la mia gratitudine per quanto stanno facendo per i malati.
Il Reparto di Chirurgia Generale e tutte le persone di questo reparto lavorano come i membri d'orchestra. Lo Staff infermieristico è una squadra dei professionisti e sono le persone cordiali e caritatevoli.
Si dice "che non fa niente-non sbaglia mai". E' proprio così. Ed è per questo che mi muove una semplice compassione umana verso l'infermiera sbadata che poteva essere una causa della disgrazia per me e la mia famiglia, ma per fortuna non è successo niente.
Cara Infermiera, cerchi di non sbagliare! E' estremamente difficile lavorare nel Suo ambiente, ma Lei, come i Suoi colleghi, come i medici, non potete sbagliare, non dovete sbagliare! La nostra vita e quella dei nostri cari dipende da voi!"

mercoledì 27 agosto 2008

Sudditi d'Europa o schiavi del Giano bifronte?

La Georgia dichiara per bocca del suo Presidente: "Preferiamo essere i sudditi d'Europa che schiavi della Russia".
La Georgia, ma anche il Mondo intero aspetta con il fiato sospeso la riunione dell'UE di lunedì prossimo a Bruxelles.
Potrà arrivare una decisione salubre e promettente per un Paese che scelse un modello occidentale per la sua rinascita?
Saprà mostrare l'Occidente al Cremlino che le leggi accordati di una pacifica convivenza valgono per tutti i paesi?
La Russia nel fra tempo prova i missili intercontinentali e continua a deridere i paesi-difensori della sovranità territoriale della Georgia.
La diplomazia della NATO e dell'UE usa l'arma delle parole, meritando un sorriso ironico da parte dell'ambasciatore russo con una valutazione "la montagna che ha partorito il topolino".
Mentre il 25 agosto 2008 nell'aula della DUMA da parte del on. Vladimir Zhirinovskij l'Europa è stata derisa e denominata come "l'ultima, vile civilizzazione moribonda e putrida" e l'Unione Europea è stato chiamato "un kolkhoz europeo" dei paesi che non vogliono morire da soli e per questo si sono riuniti: per morire in compagnia. E per quanto ci sta accadendo è facile capire che non è solo l'onorevole eccentrico della DUMA a pensarla così.
Oggi alla luce dell'invasione russa in Georgia, sta prendendo una sfumatura diversa anche l'accaduto in Cenenia.
Ascoltate parole di Milana Terloeva, giornalista cecena che racconta la sua Cecenia di oggi:
"... "In Cecenia sopravvivere è già resistere. Pensavo che nulla fosse peggio dei bombardamenti, ma dopo essere tornata a Groznyj mi sono accorta che sbagliavo... Groznyj oggi è un caos di morti e di menzogne dove ombre umane lottano per sopravvivere. Regnano il selenzio, la rassegnazione, la disperazione...E’ un regime autoritario; la stampa e la televisione non hanno bisogno di applicare la censura, perché la censura è già alla fonte. Tutti sanno che ci sono argomenti che non si possono toccare, che non si può criticare il potere instaurato da Putin... E’ tutto molto complesso. E comunque nessuna critica al potere, neppure la minima, è tollerata. Prima, quando c’era l’esercito russo, la popolazione veniva colpita indiscretamente, c’erano le retate, ora è sempre colpita, ma in maniera mirata. Sanno che se si tace, si può sfuggire ai rastrellamenti."
Cecenia: un conflitto vecchio di tre secoli. E ce l'hanno fatta a sopraffarla perché il Mondo ha chiuso gli occhi sulla tragedia del popolo ceceno...
La Georgia: il quarto secolo di resistenza. Quale domani aspetta la sovrana Georgia? Di essere schiavi dell'Impero di Putin?
Ce ne sono tanti anche in Russia che vorrebbero dire "BASTA" al totalitarismo del suo governo che non vuole più nascondersi e si è girato verso il mondo con la sua vera faccia. Anche in Russia ce ne sono tanti che griderebbero: "Motto di Putin - possedere il Mondo intero!" alludendo al gioco delle parole perché Vladimir significa il possessore del Mondo.
In quei giorni della guerra aperta sulla terra georgiana, oltre a bombardare, sparare, uccidere, i soldati russi portavano con se tutto che trovavano sotto mano: mobili, suppellettili, posate, tubi, addirittura smontavano i cessi negli appartamenti. L'Armata così mostra che nella grande Russia le cose vanno piuttosto poco bene. Un autore e cantante russo che ha voluto rimanere anonimo con la sua canzone accusa Putin di regnare la Russia e altri con delle leggi di KGB (qui potete ascoltare la canzone, mentre qui potete leggere il testo).

L'Italia è intenzionata di fare da mediatrice tra la Russia e l'Occidente. E' una "MISSIONE quasi IMPOSSIBLE", dovrà accadere un miracolo per riuscire accontentare tutti e non offendere troppo qualcuno.
Ma per adesso c'è il Mondo che aspetta che cosa farà l'UE il 1 di settembre:
*riuscirà a passare sul filo di rasoio?
*riuscirà a sciogliere il nodo?
*o quel nodo è un "nodo di Gordio" e va tagliato?


Paolo Francesco Barbaccia, promotore del movimento "LA VOCE DELLA TOSCANA"
Comunità georgiana di Poggibonsi (SI)

giovedì 21 agosto 2008

Cacciate quel ladrone di Gatto dalla cucina! Fermate la Russia!

Aveva ragione Churchill dicendo che la promessa della Russia vale meno del foglio di carta, sulla quale essa è apposta.
Mentre il Mondo segue le strade democratiche di convincere la Russia a rispettare la sovranità dello stato di Georgia e crede alle sue promesse, la Russia continua la propria strada.
Gli appelli dei semplici georgiani testimoniano che niente cambia lì sul posto, loro dicono: i russi non se ne andranno mai, ci comportano da padroni.
La Georgia è divisa dalle truppe russe in due parti, tutto il territorio è sotto il loro controllo. I soldati sembrano di essere venuti per arricchirsi e anche per rimanere sulla bellissima terra georgiana. Ammettono (esiste anche una testimonianza del giornalista russo Varsegov) che le caserme dei soldati georgiani sono pulite, ordinate, comode, mentre loro stessi vivono come i pezzenti nelle loro caserme russe. Sì, certamente, la Georgia, dopo aver scelto la strada di democrazia, si è avvicinata all'Occidente anche in questo e cercava di vivere a misura d'uomo. La Russia non gli ha perdonato questo perché è abituata a dettare LEI leggi a tutti.
La Russia ascolta le prediche e le decisioni dell'UE, della NATO, dell'OSCE, per la forma, ma come nella favola di Ivan Krylov "Il Gatto e il Cuoco" si comporta come il Gatto, sorpreso in cucina dal cuoco, e mentre il cuoco "democratico" gli fa prediche di morale e di regole di buon costume, il Gatto continua a mangiare quello che non gli spetta.
Il sistema KGB è vivo e vegeto nella mentalità del governo russo. Le provocazioni sono il loro mestiere: il Cremlino sa punire i
disubbidienti - qualcuno ammazza, qualcuno mette come protagonista nel film porno.
Personalmente per me la guerra contro la Georgia è cominciata dopo questo film. Non può un onorevole della Duma cadere così basso per screditare il "nemico" Saakashvili in tal modo. Così facendo ha screditato se stesso e i governatori che lo sostenevano e gli applaudivano in questa squallida faccenda.
La mia modesta, ma decisa risposta contro questo modo rozzo di agire della Russia è stato quello che ho sospeso i rapporti con l'onorevole Mitrofanov che ho conosciuto a Roma il 11.11.2002 e dove abbiamo siglato un accordo riguardante una collaborazione nella zona di Kaliningrad. Ho levato dal mio sito il testo dell'accordo, le nostre foto che testimoniavano quell' incontro durante il quale l'onorevole della Duma mi ha consegnato la spilla - bandiera russa con le pietre preziose incastonate. Per me questa bandiera ora è macchiata anche di sangue georgiana.








Secondo le stime delle Nazioni Unite in Georgia sono oltre 128.000 le persone sfollate in seguito al conflitto, di cui il 60% bambini e donne. La maggior parte degli sfollati hanno trovato riparo nei circa 600 centri di accoglienza a Tbilisi. Inoltre altre 30.000 persone sono fuggite nella Federazione Russa. Vedete la differenza 30.000 contro 128.000. Conoscendo già il modo di fare politica russa, come potrà la Russia provare che non ha spostato la popolazione dell'Ossetia del Sud prima delle azioni belliche di Tskhinvali per poi apparire come un "Salvatore" dei suoi "cittadini"? - un ALTRA TRUFFA politica che la Russia schiaffa al mondo con gli occhi cristallini di Superman. Quale paese del mondo va a distribuire i propri passaporti sul territorio di un altro STATO. E' una beffa, un'operazione calcolata minuziosamente, per una scusa insolente di cominciare una guerra come quella in corso.
Ieri addirittura nei Mass Media russi è stato diffusa l'informazione che il giovedì, ciò è oggi, la Georgia prepara l'ennesima provocazione contro l'immagine della Russia. Secondo loro, i resti dei soldati georgiani da giorni sono conservati nei grandi frigoriferi e che un equipe speciale trucca e seziona i corpi per mostrare al mondo che sono stati morti nei modi violenti.
Alcuni di queste foto che non sono stati mai nascosti da nessuno e il Mondo le conosci già sono messi in questa pagina. Non chiudiamo gli occhi perché il Mondo debba capire: se fa passare liscio questo modo della Russia di "costringere alla pace" uno stato sovrano e non reagirà, Mosca oserà di ripeterlo qualvolta lo ritiene necessario.
FERMATE LA RUSSIA! Cacciate quel ladrone di Gatto dalla cucina! Se no, non ci resterà più niente in cucina!
La chiamiamo il Gatto o l'Orso, è evidente che l'animale è intenzionato di riavere quello che da secoli ritiene suo.
Video-clip è creato durante i bombardamenti (8.08.08. -20.08.08) da una studentessa georgiana Lizi Gegetchkori di Tbilisi.
Paolo Francesco Barbaccia, promotore del movimento "LA VOCE DELLA TOSCANA", Gran Maestro dell'Ordine Teutonico


Nota. A causa delle immagini crudeli la visione delle foto da parte dei bambini e delle persone sensibili è sconsigliata.

QUELLO CHE RIMANE DOPO LA "COSTRIZIONE ALLA PACE"
ma le ferite delle anime non vi possiamo mostrare qui
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FERMATE LA RUSSIA!